Flyboards Flydoor L 4 prime impressioni e video

[carlvader]

Ciao a tutti.
Volevo esprimere, per iniziare, la mia solidarietà ed i miei più sentiti auguri di pronto ristabilimento al kiter protagonista dello sfortunato incidente. Il kiteboarding è uno sport estremo....non dimentichiamolo mai e non vergogniamoci a raccontare le nostre esperienze in tema di sicurezza.

Venendo al topic di oggi eccomi qui a riportarvi le prime impressioni su una delle nuove tavole di casa Flysurfer: la Flydoor L “4th edition”. Tralascio di annoiarvi con i dati tecnici poichè possono essere reperiti sul sito della casa teutonica. Da un esame piuttosto veloce di questo prodotto emergono però alcuni interessanti elementi. Innanzi tutto il peso della tavola, rispetto alla paritetica prodotta nel passato in Asia, è decisamente inferiore. Anche il livello costruttivo appare migliorato con una cura dei dettagli davvero notevole. Il flex applicato alle tips è elevatissimo ed insieme al monoconcavo di carena promette una navigazione molto confortevole anche nel chop più estremo. La pinnetta da 8 cm. posta al centro della tavola sul lato upwind è ciò che contraddistingue maggiormente questa tavola da prodotti concorrenti di altri brand. Overall per livello costruttivo e progettuale la Flydoor L si pone ai vertici del mercato.

PROVA IN ACQUA

Dopo l’eccezionale Speed 4 8 ecco l’ennesimo prodotto di casa Flysurfer 2013 capace di entusiasmarmi. Avete presente quando volete rimanere in acqua fino all’ultimo refolo di vento? Ecco, questa è stata la mia prima session con l Door L. 8,5/12 nodi “side on” ed onda formata anche piuttosto ripida sul primo break, hanno costituito gli elementi salienti di questa uscita condotta con il Flysurfer Speed 3 15 DLX. Ogni tavola, provata per la prima volta, colpisce per una caratteristica. Può essere la morbidezza, la bolina, la velocità, etc.. Ebbene della Door la prima caratteristica che mi ha colpito è stata la scioltezza. Nonostante le dimensioni si manovra come con una tavola più piccola e la pinnetta centrale nell’andatura toe side non disturba affatto, prova ne sia che la conversione regular/switch può essere ottenuta senza saltare. Questa semplicità di manovra emerge prepotentemente nei salti e negli atterraggi. L’edging, prima dello stacco ed anche caricando molto l’ala è notevole e consente di raggiungere altezze elevate (rapportate sempre al debole vento); d’altra parte gli atterraggi, grazie al monoconcavo di carena ed al flex sono sempre morbidi e controllati, anche fuori asse di manovra. La Door è una tavola che perdona molto, sia in andatura che nella fase aerea. Queste caratteristiche la rendono ideale nel chop dove, peraltro, il fenomeno degli spruzzi di acqua negli occhi è quasi del tutto assente. Saltare, invertire con facilità fa quasi dimenticare le doti principali di una tavola LW cone questa: la bolina e la velocità. La Door risale il vento senza problemi e può farlo incredibilmente sia navigando pressochè piatta che molto inclinata. Nel primo caso la velocità risulta elevatissima: non avevo il GPS ma in alcuni casi penso di aver raggiunto la massima velocità con un twin tip (esclusa la Flyrace...naturalmente). Al gran lasco la tavola non impunta e questa caratteristica mi ha spinto a provare qualche surfata sulle onde del primo break. Sorpresa! Con il 15 riuscivo a disegnare qualche bel bottom ed up turn sul face di onde poco.......... collaborative e che avrebbero dovuto essere domate con una wave board. Soddisfazione totale. Ho atteso che il vento diventasse totalmente ingestibile per lo Speed 3 15 DLX e solo quando non ho più avuto la necessaria trazione nell’ala ho dovuto sospendere la session. Nelle fasi finali penso di aver svolto gli ultimi bordi con 8/9 nodi scadendo solo di una ventina di metri.

Per quanto concerne quindi questa mia prima session devo riconoscere che la Flydoor L è andata ben oltre le migliori aspettative propronendosi, nella mia personale scala di valori, di gran lunga quale migliore tavola LW di queste dimensioni. La parola con la quale posso definire la tavola è “puro divertimento”. Infatti, a differenza di altre tavole similari, la Door risulta estremamente divertente e capace di accontentare anche il praticante più esigente. E’ in definitiva una tavola che spinge il rider a “fare qualcosa” non accontentandosi solo della pura navigazione nella quale peraltro eccelle. Al momento non sono riuscito a trovargli un difetto .
Il video è stato girato con la digicam Veho Muvi NPNG a 960p. Questa regolazione si è resa necessaria per incrementare l’angolo di campo in basso ed in alto. Presto vi parlerò anche di questo prodotto.
Aloha and Godspeed


http://vimeo.com/59043521

[fabnik]

rispetto al modello precedente ??

[carlvader]

Ciao a tutti. Oggi bella wave session con lo Speed 4 8 e la Kazuma Shibi.Il divertimento non è mancato e l'ala si è espressa ancora una volta mirabilmente evidenziando anche alcuni nuovi aspetti. Ma di questo ve ne parlerò più avanti riprendendo il topic aperto qualche giorno fa. Venendo a bomba alla Flydoor il confronto posso farlo tra XL 2012 ed L 2013. Direi che il flex nelle tips risulta di molto aumentato e la conduzione un pelino meno rigida soprattutto sul choppone. Il feeling generale rimane comunque piuttosto simile. Manovrabilità, velocità, bolina e facilità di conduzione sono, per una tavola di queste dimensioni, ai massimi livelli da me sperimentati.
Aloha and Godspeed

[kiteman]

Nella uscita a Colico di venerdi pomeriggio ho inaugurato la FlyDoor4 XL.

Il modello precedente l'ho provato l'ultima volta gli ultimi mesi dell'anno, quindi è umano non poter fare un confronto diretto preciso al millimetro.
Considerate anche che è stata la mia uscita in acqua della stagione e ho dovuto un attimo riassestare muscoli e gambe all'acqua.

Ero essenzialmente curioso di testare la nuova pinnetta da 8cm, quindi ho cercato andature con tavola abbastanza piatta, sia in ULW che LW.

In entrambe i casi ho notato sicuramente una maggior tenuta e quindi di conseguenza migliori angoli di bolina.
Non è una Flyrace ovviamente, ma la ricorda un po' nel suo piccolo e purchè non si tenga il kite troppo in potenza, altrimenti, con tavola strapiatta, la pinnetta non tiene.

Ho invece notato un po' più di maneggevolezza, nel senso che sembra meno di andare sui binari, con tutti i vantaggi e svantaggi che questo comporta.
Io resto sempre dell'idea che la maneggevolezza, in questo tipo di tavole,sia data dalla pinnetta centrale che fa "perno" in acqua e permette (relativamente) rapidi cambi di direzione spostando il peso su piede anteriore/posteriore.
Più maneggevole ma anche, quindi, leggermente più faticoso tenere il bordo.

A comprova di tutto sarebbe da provare nella stessa uscita confrontando 3 configurazioni:
- senza pinnetta (dovrebbe essere come andare sui binari, come la prima XL)
- pinnetta da 6cm
- nuova pinnetta da 8cm

Per ora non so dirvi di più.
Mano a mano che la proverò sarò più preciso.

Per quanto riguarda i 50gr in più rispetto al modello precedente.. sinceramente non me ne sono neanche accorto.

[piergiorgio]

Sabato ho provato per un po' di bordi (con lo sp3 12) la xl di Redmaster e sostanzialmente concordo con quanto detto.
Nella giornata ho usato anche la mia Flayrace con il 21 (e la radical3 xl) e la cosa che mi è piaciuta molto della xl è la sua "leggerezza" e manovrabilità. Passando dalla radical xl alla door xl non ho poi sentito questa grande differenza di misura (sempre con il 12).
In buona sostanza, mentre la Frace è più "grintosa" da condurre (come d'altronde tutte le race) e quindi più impegnativa dal punto di vista fisico (almeno a mio avviso), con la xl ci andavo in estrema scioltezza.

ciao