Cover del pezzente
Inviato: 03/02/2020, 9:55
Aspettando la primavera, volevo fare le coverZ per il trespolo nuovo ma nicchiavo, perchè ogni volta che ho fatto una sacca sono impazzito con l'imbottitura.
Quelli che fanno le sacche professionalmente, infatti, hanno macchine adatte a spessori superiori a quelli compatibili con la mia. Si fa lo stesso, ma è un lavoro lungo e fastidioso.
Poi ho ricordato che, in un angolino del garage, dormiva una vecchia trapunta da traslochi, sostanzialmente un panno imbottito 100% acrlico/PPE/plasticazza varia.
Sfruttando quello (che si trova in qualsiasi brico a meno di 10 euro) e i numerosi residui di velcro/nastro nylon ripescati nella mia scatola da sartina, ho messo insieme le cover in foto. Mancano alcuni particolari, tipo la ribattitura delle coste per dare più sostanza all'imbottitura negli urti sullo spigolo, ma sostanzialmente ci siamo.
E uno dice: si, ma non protegge niente.
Invece no.
Per quella che è la mia esperienza, il trespolo soffre gli urti sugli spigoli e le strisciate sulle parti piatte.
Per i primi, come vedete, il bordo imbottito è ribattuto all'interno, in modo che lo spigolo sia protetto da quantomeno un doppio spessore (4/5 mm di materiale feltroso).
Per le strisciate, la coperta da trasloco basta ed avanza, è fatta per quello.
chiaro che se dovessi portarlo in aereo o in viaggio, le cover fatte così non bastano. Ma non mi fiderei nemmeno di quelle "compere", ci metterei cartone pluriball a fiumi.
L'incognita è la durata e la resistenza al bagnato, sulla quale vi dirò, e la naturale tendenza del tessuto non rigido ad afflosciarsi sul mast per la buona vecchia gravità. Spero che una volta ribattuta la cucitura sul bordo d'entrata del mast, quel pelo di giaco al momento esistente tra cover (che è un filo larga) e piantone si annulli.
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Quelli che fanno le sacche professionalmente, infatti, hanno macchine adatte a spessori superiori a quelli compatibili con la mia. Si fa lo stesso, ma è un lavoro lungo e fastidioso.
Poi ho ricordato che, in un angolino del garage, dormiva una vecchia trapunta da traslochi, sostanzialmente un panno imbottito 100% acrlico/PPE/plasticazza varia.
Sfruttando quello (che si trova in qualsiasi brico a meno di 10 euro) e i numerosi residui di velcro/nastro nylon ripescati nella mia scatola da sartina, ho messo insieme le cover in foto. Mancano alcuni particolari, tipo la ribattitura delle coste per dare più sostanza all'imbottitura negli urti sullo spigolo, ma sostanzialmente ci siamo.
E uno dice: si, ma non protegge niente.
Invece no.
Per quella che è la mia esperienza, il trespolo soffre gli urti sugli spigoli e le strisciate sulle parti piatte.
Per i primi, come vedete, il bordo imbottito è ribattuto all'interno, in modo che lo spigolo sia protetto da quantomeno un doppio spessore (4/5 mm di materiale feltroso).
Per le strisciate, la coperta da trasloco basta ed avanza, è fatta per quello.
chiaro che se dovessi portarlo in aereo o in viaggio, le cover fatte così non bastano. Ma non mi fiderei nemmeno di quelle "compere", ci metterei cartone pluriball a fiumi.
L'incognita è la durata e la resistenza al bagnato, sulla quale vi dirò, e la naturale tendenza del tessuto non rigido ad afflosciarsi sul mast per la buona vecchia gravità. Spero che una volta ribattuta la cucitura sul bordo d'entrata del mast, quel pelo di giaco al momento esistente tra cover (che è un filo larga) e piantone si annulli.
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