La terza volta
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Re: La terza volta
Generalmente l'aletta anteriore deve stare al centro tra i 2 pads, più o meno.
Magari la foto inganna ma mi sembra che la tua aletta anteriore sia molto vicino al pads posteriore?
Magari la foto inganna ma mi sembra che la tua aletta anteriore sia molto vicino al pads posteriore?
- Pat
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Re: La terza volta
Quando il livello del materiale diventa piu o meno omogeneo, la marca perde d'importanza.fabnik ha scritto:Cmq...
Vedere la scritta NORTH .. sulla roba del Pat .
A me fa impressione.
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Re: La terza volta
Non so voi ma poco fa ho saputo che se il piantono è avanzato è più facile, mentre più indietro si va meglio ma più difficile.
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Re: La terza volta
La mia esperienza è esattamente il contrario ed in linea con Pat. All’inizio piantone arretrato che aiuta a restare non in foiling e più peso sulla gamba dietro tipo classica andatura.ErPiotta71 ha scritto:Non so voi ma poco fa ho saputo che se il piantono è avanzato è più facile, mentre più indietro si va meglio ma più difficile.
Progressivamente avanzo per farlo partire sempre prima Ma serve dosare il peso in avanti.
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Re: La terza volta
Questo è il tuo più grosso problema Ste senti troppe cose in giro e provi molto poco. Dai retta cerca meno informazioni in giro e impegnati personalmente in quello che vuoi imparare.ErPiotta71 ha scritto:Non so voi ma poco fa ho saputo che se il piantono è avanzato è più facile, mentre più indietro si va meglio ma più difficile.
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Re: La terza volta
Concordo pienamentepfvas ha scritto:Questo è il tuo più grosso problema Ste senti troppe cose in giro e provi molto poco. Dai retta cerca meno informazioni in giro e impegnati personalmente in quello che vuoi imparare.ErPiotta71 ha scritto:Non so voi ma poco fa ho saputo che se il piantono è avanzato è più facile, mentre più indietro si va meglio ma più difficile.
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Re: La terza volta
La mia terza volta..
Già avevo capito che era un attrezzo cazzuto (dovrebbero vietarlo)
... Al momento vado avanti indietro su e giù... Non strambo ancora... Tiro il bordo e quando toppo.. Generalmente di bolinetta contro onde con vento side on... Esplodo con piroletta aerea e poi riprendo sul bordo di ritorno..
Oggi 2 ore... Prima 8 con 18 kt poi 12 con 10 kt... Onda 0.5mt
Risultato.. Caduta su trespolo x fortuna avevo la 5mm...gomito bucato a padella sbeccata....
Già avevo capito che era un attrezzo cazzuto (dovrebbero vietarlo)
... Al momento vado avanti indietro su e giù... Non strambo ancora... Tiro il bordo e quando toppo.. Generalmente di bolinetta contro onde con vento side on... Esplodo con piroletta aerea e poi riprendo sul bordo di ritorno..
Oggi 2 ore... Prima 8 con 18 kt poi 12 con 10 kt... Onda 0.5mt
Risultato.. Caduta su trespolo x fortuna avevo la 5mm...gomito bucato a padella sbeccata....
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Re: La terza volta
Pat
Molla quei cessi di foil.. Li userai da imparato...sono facili ma non sono didattici.. Roba malata.
Usa lo Swell 12
È un Kite perfetto x imparare hf dolcissimo neutro sventa tanto non è violento in pompata...galleggia il giusto x funzionare e non si inzuppa.
Togli tutti quei c***o di spessori
E vai ADAGIO!... QUASI FERMO!
X farlo salire NON spostare il peso una volta stabilizzato il Kite POMPA dolcemente la tavola.... e continua ad andare piano.
Molla quei cessi di foil.. Li userai da imparato...sono facili ma non sono didattici.. Roba malata.
Usa lo Swell 12
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Re: La terza volta
Ciao a tutti ragazzi!
In questo post mi sento molto vicino a PAT, anche io ho iniziato questa avventura con l'hydrofoil e guarda caso proprio con lo speedster con tavola arrangiata (ho fatto mettere 2 scasse US in una tavola GONG che non usavo molto)
Ho totalizzato 3 uscite e circa 1 ora e mezza ad uscita,
Sinceramente non mi aspettavo di andare immediatamente ma già alla metà della 2° uscita riesco a stare a piantone altro.
Ciò mi ha letteralmente scioccato
In un totale di circa 2 ore sono riuscito a godermi questo aggeggio.
Nella 3° uscita di ieri ero troppo invelato infatti alla fine io vento era aumentato e c'erano più di 19-20 nodi e la 9 pump anche tutta chiusa mi trasmetteva quel tiro eccessivo che sento parlare sempre nel forum (adesso ho capito di che state parlando quando parlate di tiro eccessivo....è FASTIDIOSISSIMO! )
Come strap sto usando solamente quella davanti messa in posizione centrale e devo dire che mi sto trovando molto bene
Per quanto riguarda il North ho inserito fin da subito lo spessore e penso che per il momento non lo andrò a togliere dato che rende la salita del Foil più "graduale" e meno brusca.
Spero di migliorare nelle virate (devo per forza scendere e girare la tavola) e nell'andatura al lasco dato che da come ho visto è la più difficile da imparare, il problema adesso non è lo scarroccio ma il riuscire a lascare per tornare al punto di partenza , gli angoli di bolina sono impressionanti
In definitiva per quanto mi riguarda consiglio vivamente questo hydrofoil a chi vuole iniziare senza tanti pensieri e vedrete che in pochissimo tempo vi divertirete!
Ciaoooo!!!
In questo post mi sento molto vicino a PAT, anche io ho iniziato questa avventura con l'hydrofoil e guarda caso proprio con lo speedster con tavola arrangiata (ho fatto mettere 2 scasse US in una tavola GONG che non usavo molto)
Ho totalizzato 3 uscite e circa 1 ora e mezza ad uscita,
Sinceramente non mi aspettavo di andare immediatamente ma già alla metà della 2° uscita riesco a stare a piantone altro.
Ciò mi ha letteralmente scioccato
In un totale di circa 2 ore sono riuscito a godermi questo aggeggio.
Nella 3° uscita di ieri ero troppo invelato infatti alla fine io vento era aumentato e c'erano più di 19-20 nodi e la 9 pump anche tutta chiusa mi trasmetteva quel tiro eccessivo che sento parlare sempre nel forum (adesso ho capito di che state parlando quando parlate di tiro eccessivo....è FASTIDIOSISSIMO! )
Come strap sto usando solamente quella davanti messa in posizione centrale e devo dire che mi sto trovando molto bene
Per quanto riguarda il North ho inserito fin da subito lo spessore e penso che per il momento non lo andrò a togliere dato che rende la salita del Foil più "graduale" e meno brusca.
Spero di migliorare nelle virate (devo per forza scendere e girare la tavola) e nell'andatura al lasco dato che da come ho visto è la più difficile da imparare, il problema adesso non è lo scarroccio ma il riuscire a lascare per tornare al punto di partenza , gli angoli di bolina sono impressionanti
In definitiva per quanto mi riguarda consiglio vivamente questo hydrofoil a chi vuole iniziare senza tanti pensieri e vedrete che in pochissimo tempo vi divertirete!
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Re: La terza volta
A Maro
Il Pat è la terza volta che compra l HF..
Non la terza uscita
Un conflitto di amore odio e tenacia ammirevole
Come lo capisco a me è già venuta voglia di venderlo dopo che ho preso la prima legnata seria
Il Pat è la terza volta che compra l HF..
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Re: La terza volta
Anche per me questo weekend c'è stata la "terza volta", rimandata per questioni di tempo.
Destro avanti ho conquistato l'andatura a tavola bassa, fatto qualche foiling col piantone da 60cm.
Sinistro avanti abbastanza drammatico, all'inizio nemmeno riuscivo a mettermi sulla tavola, sul finale ho fatto qualche piccolo bordo, ma il vento era al limite, avessi avuto qualche nodo in più forse sarei riuscito a planare.
La strada è lunga, ma quest'anno non demordo, mi accontento di fare avanti e dietro con inversione bagnata a mollo...non pretendo molto.
Ho messo le straps il più avanti possibile, ho anche ordinato le Dakine Contour per chè quelle che ho fanno veramente pena, la strap posteriore la tengo ancora solo come punto di riferimento per il piede che metto immediatamente davanti in partenza.
L'acquisto più azzeccato sono state le scarpette O'Neill, anche se mentalmente cerchi sempre di non scalciare, sabato mi hanno salvato da parecchi tagli.
Destro avanti ho conquistato l'andatura a tavola bassa, fatto qualche foiling col piantone da 60cm.
Sinistro avanti abbastanza drammatico, all'inizio nemmeno riuscivo a mettermi sulla tavola, sul finale ho fatto qualche piccolo bordo, ma il vento era al limite, avessi avuto qualche nodo in più forse sarei riuscito a planare.
La strada è lunga, ma quest'anno non demordo, mi accontento di fare avanti e dietro con inversione bagnata a mollo...non pretendo molto.
Ho messo le straps il più avanti possibile, ho anche ordinato le Dakine Contour per chè quelle che ho fanno veramente pena, la strap posteriore la tengo ancora solo come punto di riferimento per il piede che metto immediatamente davanti in partenza.
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Re: La terza volta
ieri ho riprovato ma il vento latitava e l'aquilone quasi non volava. Quindi, nulla di fatto.
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Re: La terza volta
L'acquisto più azzeccato sono state le scarpettePat ha scritto:ieri ho riprovato ma il vento latitava e l'aquilone quasi non volava. Quindi, nulla di fatto.
incredibile come sia piu facile con le scarpette
sara roba di testa ma funziona
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Re: La terza volta
Pat.. non venderlo subito .. vorrei provarlo almeno questo..
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi, utile dai governanti.
L'ignorante sa molto. L'intelligente sa poco. Il saggio non sa niente. L'imbecille sa sempre tutto.
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Re: La terza volta
no preoccupe. Definita la cosa che mi teneva a 200 metri dalla spiaggia, ma in altre faccende affacendato, ora mi ci ributto.
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Re: La terza volta
Ed eccoci alla seconda prova. Vento, come di consueto minimo.
Dalla "mia" spiaggia, un km abbondante sottovento, vedevo i kites, al corridoio, fare qualche puntata fuori anche se con poca convinzione, quindi alle 17 mi presento in spiaggia con trespolo a rimorchio.
Ci sono ben 3 ali in acqua, cadute per un buco di vento, quindi mi guardo intorno, indeciso.
Poi mi raccontano che per l'estate 2019 e' stata istituita la schettino cup, riservata al maggior naufragatore seriale, e a quel punto non ho dubbi. C'e' poco vento e ogni tanto scompare, io ho solo l'hidro e non ci so andare, ho dietro il 15 e non il 18, sono nelle condizioni ottimali per guadagnare punti.
Che poi, scusate, se posso insegnare qualcosa a chiunque, nel kite, e' come naufragare al largo con stile. Devo partecipare. Quindi mi butto in acqua.
Per le condizioni di corsini, il mast da 90 e' una sciagura, costringendoti ad uscire parecchio in body drag per trovare fondo.
Mi faranno notare, dopo, che gli idrofollari esperti, in spiaggia, hanno tutti piantoni corti, sui 70-80 al massimo. Il mio piantone e' 90 piu' i winglet dell'ala anteriore che la fanno pescare ulteriori 4 o 5 cm. Per trovare fondo devo passare a piedi 2 secche, e poi rimanere ben lontano da riva. Improvvisamente ricordo e condivido le bestemmie che tirava fabnick ai suoi albori.
Non c'e' vento e io esco in body con l'aqui che vola, ma sulle uova. Per fortuna il kitech rs 15 pesa niente e vola con meno, il 18 sarebbe gia caduto.
Inforco la tavola col mio piede dominante avanti (destro), tuffo la vela e parto senza problemi.
Sento il bestio che accellera, io sono in controllo e stabile. Sono in quella condizione in cui non capisco se sono in foiling o no. Sono basso, bassissimo eppure la tavola non spruzza piu. Io cerco di tenerla bassa, comunque, come mi hanno consigliato, anche se la voglia di arretrare il piede posteriore per salire e' tanta. Solo una volta eccedo col posteriore e mi trovo improvvisamente in cima alla tour eiffel. La sensazione e' strana. Il trespolo e' stabile, con qualche tentennamento. Capisco che veloce = stabile, quindi ignoro l'istinto e non cerco di rallentare. Stavolta, l'altezza non mi fa (tanta) impressione. Controllo la salita con peso in avanti e il coso scende un poco brusco ma in controllo. Evvai!.
Faccio una serie di bordi ad uscire, ma il vento e' una incognita e non mi fido a uscire troppo. Provo a strambare ma arrivo solo a meta'. Capisco che dovrei farla solo di ala, almeno in questa fase, per evitare di poggiare il peso indietro. Peccato pero' ..... se ci fossero 8-10 nodi costanti intuisco che potrei progredire di brutto.
I bordi a rientrare, col sinostro avanti, sono invece un disastro.
Faccio una fatica bestia a partire, continuo a straorzare per via del piede destro dominante che vuole guidare. Io pensavo di essere abbastanza ambidestro sul surfino, invece evidentemente no. Mi fa anche strano dover adottare uno stance stretto invece di quello molto largo che solitamente uso.
Risolvo la questione partenza, dopo qualche tentativo, adottando un curioso stance a piedi molto avanzati, che almeno mi fa partire senza impennare. Una volta su, pero' tutto sommato circa si va, anche se piu sulle uova che sull'altro bordo.
Tuttavia la spinta della corrente, di poppa, mi toglie anche la poca spinta dell'ala, quindi fatico anche a stare in planata con la tavola. Una oretta dopo essere entrati in acqua, finisce il vento. Il kitech rs ancora vola e mi fa rientrare un body fin dove tocco, ma niente di piu.
Torno a riva deluso per non aver guadagnato punti naufragio, ma tutto sommato contento. Qualcosa in piu ho fatto e capito, peccato per il vento latitante.
Ci vorrebbe una bella giornata di termico vero, per poter provare senza preoccuparmi di dover restare vicino alla spiaggia e del vento.
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Dalla "mia" spiaggia, un km abbondante sottovento, vedevo i kites, al corridoio, fare qualche puntata fuori anche se con poca convinzione, quindi alle 17 mi presento in spiaggia con trespolo a rimorchio.
Ci sono ben 3 ali in acqua, cadute per un buco di vento, quindi mi guardo intorno, indeciso.
Poi mi raccontano che per l'estate 2019 e' stata istituita la schettino cup, riservata al maggior naufragatore seriale, e a quel punto non ho dubbi. C'e' poco vento e ogni tanto scompare, io ho solo l'hidro e non ci so andare, ho dietro il 15 e non il 18, sono nelle condizioni ottimali per guadagnare punti.
Che poi, scusate, se posso insegnare qualcosa a chiunque, nel kite, e' come naufragare al largo con stile. Devo partecipare. Quindi mi butto in acqua.
Per le condizioni di corsini, il mast da 90 e' una sciagura, costringendoti ad uscire parecchio in body drag per trovare fondo.
Mi faranno notare, dopo, che gli idrofollari esperti, in spiaggia, hanno tutti piantoni corti, sui 70-80 al massimo. Il mio piantone e' 90 piu' i winglet dell'ala anteriore che la fanno pescare ulteriori 4 o 5 cm. Per trovare fondo devo passare a piedi 2 secche, e poi rimanere ben lontano da riva. Improvvisamente ricordo e condivido le bestemmie che tirava fabnick ai suoi albori.
Non c'e' vento e io esco in body con l'aqui che vola, ma sulle uova. Per fortuna il kitech rs 15 pesa niente e vola con meno, il 18 sarebbe gia caduto.
Inforco la tavola col mio piede dominante avanti (destro), tuffo la vela e parto senza problemi.
Sento il bestio che accellera, io sono in controllo e stabile. Sono in quella condizione in cui non capisco se sono in foiling o no. Sono basso, bassissimo eppure la tavola non spruzza piu. Io cerco di tenerla bassa, comunque, come mi hanno consigliato, anche se la voglia di arretrare il piede posteriore per salire e' tanta. Solo una volta eccedo col posteriore e mi trovo improvvisamente in cima alla tour eiffel. La sensazione e' strana. Il trespolo e' stabile, con qualche tentennamento. Capisco che veloce = stabile, quindi ignoro l'istinto e non cerco di rallentare. Stavolta, l'altezza non mi fa (tanta) impressione. Controllo la salita con peso in avanti e il coso scende un poco brusco ma in controllo. Evvai!.
Faccio una serie di bordi ad uscire, ma il vento e' una incognita e non mi fido a uscire troppo. Provo a strambare ma arrivo solo a meta'. Capisco che dovrei farla solo di ala, almeno in questa fase, per evitare di poggiare il peso indietro. Peccato pero' ..... se ci fossero 8-10 nodi costanti intuisco che potrei progredire di brutto.
I bordi a rientrare, col sinostro avanti, sono invece un disastro.
Faccio una fatica bestia a partire, continuo a straorzare per via del piede destro dominante che vuole guidare. Io pensavo di essere abbastanza ambidestro sul surfino, invece evidentemente no. Mi fa anche strano dover adottare uno stance stretto invece di quello molto largo che solitamente uso.
Risolvo la questione partenza, dopo qualche tentativo, adottando un curioso stance a piedi molto avanzati, che almeno mi fa partire senza impennare. Una volta su, pero' tutto sommato circa si va, anche se piu sulle uova che sull'altro bordo.
Tuttavia la spinta della corrente, di poppa, mi toglie anche la poca spinta dell'ala, quindi fatico anche a stare in planata con la tavola. Una oretta dopo essere entrati in acqua, finisce il vento. Il kitech rs ancora vola e mi fa rientrare un body fin dove tocco, ma niente di piu.
Torno a riva deluso per non aver guadagnato punti naufragio, ma tutto sommato contento. Qualcosa in piu ho fatto e capito, peccato per il vento latitante.
Ci vorrebbe una bella giornata di termico vero, per poter provare senza preoccuparmi di dover restare vicino alla spiaggia e del vento.
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Re: La terza volta
Bravo pat..stavolta sei convinto.
La questione piantone nn mi trova d accordo. nn e accorciando il piantone che si risolve il problema delle secche...che variano in base alle maree. Da me chi usa il nanopiantone lo fa esclusivamente in strapless con palette enormi x surfare la micronesia a riva senza arare il fondale (ma arano lo stesso...) In andatura anche turistica il nanopiantone e una pigna nel culo perche se pieghi tocchi sempre il chop.
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La questione piantone nn mi trova d accordo. nn e accorciando il piantone che si risolve il problema delle secche...che variano in base alle maree. Da me chi usa il nanopiantone lo fa esclusivamente in strapless con palette enormi x surfare la micronesia a riva senza arare il fondale (ma arano lo stesso...) In andatura anche turistica il nanopiantone e una pigna nel culo perche se pieghi tocchi sempre il chop.
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"no es cuestión de tecnica....es cuestión de cojones"
Il BACKSTALL logora chi non cè l'ha.
Membro club "Bella Romagna Ueiv" & Birelluta lovers.
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Re: La terza volta
Convinto fino ad un certo punto, diciamo che è una scelta di ragione.
Comunque, fino ad ora, ho accumulato solo un paio d'ore di esperienza, che se ci togli il body drag, la traversata del mar rosso in cerca di fondale e le bestemmie quando sono di sinistro avanti si riducono parecchio :-)
Quanto al piantone corto, un poco mi spaventa che le alette dello speedster si inzucchino in velocità (2 volte sabato, sto scoprendo secche di cui non avevo mai subodorato l'esistenza ...) col mio dolce peso ho paura di spaccare tutto....
Comunque, fino ad ora, ho accumulato solo un paio d'ore di esperienza, che se ci togli il body drag, la traversata del mar rosso in cerca di fondale e le bestemmie quando sono di sinistro avanti si riducono parecchio :-)
Quanto al piantone corto, un poco mi spaventa che le alette dello speedster si inzucchino in velocità (2 volte sabato, sto scoprendo secche di cui non avevo mai subodorato l'esistenza ...) col mio dolce peso ho paura di spaccare tutto....
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Re: La terza volta
Non so se vi sono mai capitate quelle giornate che iniziano male ma finiscono in gloria. Oggi e' stato cosi.
Va detto che in questi giorni io sarei in vacanza. Ma siccome sono vicino ai posti che frequento per lavoro, ed una cosa tira l'altra, alle 10 di stamattina stavo inguainato in completo scuro e cravatta nei 3000 umidissimi gradi di forli. Roba che quando troppe ore dopo mi sono tolto giacca, cravatta e scarpe nere di ordinanza si e' formata una nube tossica di vapore animale che e' stata scambiata dai russi per una nuova fuga radioattiva a cernobyl.
Ma mentre sudavo come fantozzi, ero fortificato nella stoica sopportazione delle mie miserie dalla speranza che le previ ci prendessero e che si preparasse un mercoledi pomeriggio da leoni. O anche uno qualunque, purche' ventilato.
Arrivo a casa, mi cambio, brucio il completo irreparabilmente contaminato e guardo in giardino. Le cime dei pini si muovono.
Saluto la sacra famiglia che si riunisce per un ultimo bacio al canuto genitore, carico ovetto e trespolo e all'alba delle 5 sono in spiaggia.
Fa vento! Giornata perfetta per l'idro! Ora tiro fuori trespolo e 12 e....
Ma dove e' il 12 ? Cacchio non l'ho preso! L'ho dimenticato.... capisco che dopo i 50 e' tutta discesa, ma qui si esagera.
Vabbe', mi faccio un oretta di 15 e ovetto, in attesa che il vento cali un pelo. Mi entrano anche tre virate super stilose, roba che per riuscirci di nuovo dovro' tirare 20 dadi facendo tutti 6. Mi rincuoro sbagliando le 15 successive. E' la prova che io, anche se ogni tanto la fortuna mi aiuta, sono sempre me.
Finalmente il vento scende un pochino. Bestemmiando inside porto il trespolo in acqua, traverso l'intero mar rosso alla ricerca di fondale e parto.
Ora, non so se vi capita, ma con l'idro io ho l'impressione che da una volta all'altra uno acquisisca delle competenze senza saperlo. Mi immagino che da qualche parte nella mia zucca vi sono tre gnomi che studiano i video di youtube, sbuffando perche' il tizio la fuori esige di conoscere la tecnica giusta.
I tre gnomi hanno deciso, dopo aver visto un video didattico duotone, che minchiate pubblicitarie a parte il succo del trespolo per beginners e' quello di non buttare le spalle indietro per non caricare il peso sul piede posteriore.
Io applico ubbidiente le prescrizioni degli gnomi e mi ritrovo da subito a far bordi dislocando in pieno controllo. Vado di bolina, col mio piede migliore, e torno di lasco.
Approfittando del vento faccio bordi lunghissimi.
Al primo giro disloco sempre, ma con ragionevole disinvoltura.
Al secondo, il costante splat splat della tavola e' interrotto da brevi scampoli di assenza dai quali deduco di essere in foiling.
Al terzo e' il silenzio ad essere interrotto da qualche splat splat, fino che al quarto mi ritrovo perlopiu' in volo, stupito del fatto di esserci arrivato cosi velocemente.
E lassu' e' molto bello. Non so dire se sia fare kite o no, ma comunque mi piace tanto.
Chiaramente non sono tutte rose. Almeno 2 o 3 volte sono volato malamente de panza giu' dal monte everest apprezzando l'esistenza di casco e impact, e la mia incertezza su traiettorie, andature e controllo della quota e' ancora a livello imbarazzante.
Mi viene molto meglio un bordo piuttosto che l'altro.
Mi fa un poco paura quando il coso prende la ruzzola e inizia a correre come un cavallo col pepe al cubo.
Ma comunque il ghiaccio e' rotto, ora devo solo imparare il resto. Mi manca solo il 95% di cose da imparare ... [SMIRKING FACE][SMIRKING FACE][SMIRKING FACE][SMIRKING FACE]
Pero' sono tornato a casa, al tramonto, con un sorriso a 64 denti. Spero di riprovare presto.
Nb: io di piantoni non so nulla, ma secondo me lo speedster per imparare ha tantissimissimi pregi. L'unico difetto che al momento vedo e' che pesa tanto da trasportare e che il piantone in acqua non galleggia. A parte questo....
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Va detto che in questi giorni io sarei in vacanza. Ma siccome sono vicino ai posti che frequento per lavoro, ed una cosa tira l'altra, alle 10 di stamattina stavo inguainato in completo scuro e cravatta nei 3000 umidissimi gradi di forli. Roba che quando troppe ore dopo mi sono tolto giacca, cravatta e scarpe nere di ordinanza si e' formata una nube tossica di vapore animale che e' stata scambiata dai russi per una nuova fuga radioattiva a cernobyl.
Ma mentre sudavo come fantozzi, ero fortificato nella stoica sopportazione delle mie miserie dalla speranza che le previ ci prendessero e che si preparasse un mercoledi pomeriggio da leoni. O anche uno qualunque, purche' ventilato.
Arrivo a casa, mi cambio, brucio il completo irreparabilmente contaminato e guardo in giardino. Le cime dei pini si muovono.
Saluto la sacra famiglia che si riunisce per un ultimo bacio al canuto genitore, carico ovetto e trespolo e all'alba delle 5 sono in spiaggia.
Fa vento! Giornata perfetta per l'idro! Ora tiro fuori trespolo e 12 e....
Ma dove e' il 12 ? Cacchio non l'ho preso! L'ho dimenticato.... capisco che dopo i 50 e' tutta discesa, ma qui si esagera.
Vabbe', mi faccio un oretta di 15 e ovetto, in attesa che il vento cali un pelo. Mi entrano anche tre virate super stilose, roba che per riuscirci di nuovo dovro' tirare 20 dadi facendo tutti 6. Mi rincuoro sbagliando le 15 successive. E' la prova che io, anche se ogni tanto la fortuna mi aiuta, sono sempre me.
Finalmente il vento scende un pochino. Bestemmiando inside porto il trespolo in acqua, traverso l'intero mar rosso alla ricerca di fondale e parto.
Ora, non so se vi capita, ma con l'idro io ho l'impressione che da una volta all'altra uno acquisisca delle competenze senza saperlo. Mi immagino che da qualche parte nella mia zucca vi sono tre gnomi che studiano i video di youtube, sbuffando perche' il tizio la fuori esige di conoscere la tecnica giusta.
I tre gnomi hanno deciso, dopo aver visto un video didattico duotone, che minchiate pubblicitarie a parte il succo del trespolo per beginners e' quello di non buttare le spalle indietro per non caricare il peso sul piede posteriore.
Io applico ubbidiente le prescrizioni degli gnomi e mi ritrovo da subito a far bordi dislocando in pieno controllo. Vado di bolina, col mio piede migliore, e torno di lasco.
Approfittando del vento faccio bordi lunghissimi.
Al primo giro disloco sempre, ma con ragionevole disinvoltura.
Al secondo, il costante splat splat della tavola e' interrotto da brevi scampoli di assenza dai quali deduco di essere in foiling.
Al terzo e' il silenzio ad essere interrotto da qualche splat splat, fino che al quarto mi ritrovo perlopiu' in volo, stupito del fatto di esserci arrivato cosi velocemente.
E lassu' e' molto bello. Non so dire se sia fare kite o no, ma comunque mi piace tanto.
Chiaramente non sono tutte rose. Almeno 2 o 3 volte sono volato malamente de panza giu' dal monte everest apprezzando l'esistenza di casco e impact, e la mia incertezza su traiettorie, andature e controllo della quota e' ancora a livello imbarazzante.
Mi viene molto meglio un bordo piuttosto che l'altro.
Mi fa un poco paura quando il coso prende la ruzzola e inizia a correre come un cavallo col pepe al cubo.
Ma comunque il ghiaccio e' rotto, ora devo solo imparare il resto. Mi manca solo il 95% di cose da imparare ... [SMIRKING FACE][SMIRKING FACE][SMIRKING FACE][SMIRKING FACE]
Pero' sono tornato a casa, al tramonto, con un sorriso a 64 denti. Spero di riprovare presto.
Nb: io di piantoni non so nulla, ma secondo me lo speedster per imparare ha tantissimissimi pregi. L'unico difetto che al momento vedo e' che pesa tanto da trasportare e che il piantone in acqua non galleggia. A parte questo....
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L'essenza del kite è fare kite.
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Re: La terza volta
ALLA BUON ORA.....ABBIAMO ATTESO 3 LUNGHI ANNI.....bravo pat...ora manca tutto il resto....ahahahPat ha scritto:Non so se vi sono mai capitate quelle giornate che iniziano male ma finiscono in gloria. Oggi e' stato cosi.
Va detto che in questi giorni io sarei in vacanza. Ma siccome sono vicino ai posti che frequento per lavoro, ed una cosa tira l'altra, alle 10 di stamattina stavo inguainato in completo scuro e cravatta nei 3000 umidissimi gradi di forli. Roba che quando troppe ore dopo mi sono tolto giacca, cravatta e scarpe nere di ordinanza si e' formata una nube tossica di vapore animale che e' stata scambiata dai russi per una nuova fuga radioattiva a cernobyl.
Ma mentre sudavo come fantozzi, ero fortificato nella stoica sopportazione delle mie miserie dalla speranza che le previ ci prendessero e che si preparasse un mercoledi pomeriggio da leoni. O anche uno qualunque, purche' ventilato.
Arrivo a casa, mi cambio, brucio il completo irreparabilmente contaminato e guardo in giardino. Le cime dei pini si muovono.
Saluto la sacra famiglia che si riunisce per un ultimo bacio al canuto genitore, carico ovetto e trespolo e all'alba delle 5 sono in spiaggia.
Fa vento! Giornata perfetta per l'idro! Ora tiro fuori trespolo e 12 e....
Ma dove e' il 12 ? Cacchio non l'ho preso! L'ho dimenticato.... capisco che dopo i 50 e' tutta discesa, ma qui si esagera.
Vabbe', mi faccio un oretta di 15 e ovetto, in attesa che il vento cali un pelo. Mi entrano anche tre virate super stilose, roba che per riuscirci di nuovo dovro' tirare 20 dadi facendo tutti 6. Mi rincuoro sbagliando le 15 successive. E' la prova che io, anche se ogni tanto la fortuna mi aiuta, sono sempre me.
Finalmente il vento scende un pochino. Bestemmiando inside porto il trespolo in acqua, traverso l'intero mar rosso alla ricerca di fondale e parto.
Ora, non so se vi capita, ma con l'idro io ho l'impressione che da una volta all'altra uno acquisisca delle competenze senza saperlo. Mi immagino che da qualche parte nella mia zucca vi sono tre gnomi che studiano i video di youtube, sbuffando perche' il tizio la fuori esige di conoscere la tecnica giusta.
I tre gnomi hanno deciso, dopo aver visto un video didattico duotone, che minchiate pubblicitarie a parte il succo del trespolo per beginners e' quello di non buttare le spalle indietro per non caricare il peso sul piede posteriore.
Io applico ubbidiente le prescrizioni degli gnomi e mi ritrovo da subito a far bordi dislocando in pieno controllo. Vado di bolina, col mio piede migliore, e torno di lasco.
Approfittando del vento faccio bordi lunghissimi.
Al primo giro disloco sempre, ma con ragionevole disinvoltura.
Al secondo, il costante splat splat della tavola e' interrotto da brevi scampoli di assenza dai quali deduco di essere in foiling.
Al terzo e' il silenzio ad essere interrotto da qualche splat splat, fino che al quarto mi ritrovo perlopiu' in volo, stupito del fatto di esserci arrivato cosi velocemente.
E lassu' e' molto bello. Non so dire se sia fare kite o no, ma comunque mi piace tanto.
Chiaramente non sono tutte rose. Almeno 2 o 3 volte sono volato malamente de panza giu' dal monte everest apprezzando l'esistenza di casco e impact, e la mia incertezza su traiettorie, andature e controllo della quota e' ancora a livello imbarazzante.
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Ma comunque il ghiaccio e' rotto, ora devo solo imparare il resto. Mi manca solo il 95% di cose da imparare ... [SMIRKING FACE][SMIRKING FACE][SMIRKING FACE][SMIRKING FACE]
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"no es cuestión de tecnica....es cuestión de cojones"
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Membro club "Bella Romagna Ueiv" & Birelluta lovers.
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