Se il buon giorno si vede dal mattino...
Dal punto di vista dell'economia non ne stanno azzeccando una...
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Ciao Maddy,maddy ha scritto: ↑15/04/2020, 8:58 È tutto prematuro
Solo dopo la fase di riapertura di potrà capire come e a che prezzo potremo gestire la situazione
In Svizzera sono tra i paesi più drastici che hanno limitato al minimo le restrizioni ma abbiamo pochi dati sui contagi.
I fattori da considerare sono molti e nessuno è marginale o da sottovalutare
Fantasia e realtà dura mai così paradossalmente imprevedibili
Si, ma.maddy ha scritto: ↑15/04/2020, 9:18 Un punto di vista che può identificare meglio il contrasto tra approccio tipo svizzero e tipo nostro
https://www.leoniblog.it/2020/04/08/ios ... 2vkLVs_ItY
E invece temo che si riaprirà senza nessuna certezza nei protocolli da seguire e con delle disparità tra attività e attività impressionanti.....e tutto ricadrà sul gestore di tali attività, è ovvio, alla fine siamo arrivati a misure restrittive perchè era chiaro che la gente il buonsenso non ce l'ha, temo che un mese di clausura non abbia cambiato le cose in maniera così radicale.....Personalmente lavoro nel settore del turismo marittimo e sono molto molto preoccupato dal fatto che si, si sono giustamente disposte le chiusure, ma il tutto è stato fatto senza avere un idea di come riaprire e ci troviamo adesso in balia degli elementi.....mi hanno sempre infastidito le disparità di trattamento e il mancato rispetto delle regole e quando riapriranno le gabbie ne vedremo delle belle....nel caso specifico so già che paradossalmente mi toccherà attrezzare una spiaggia al 50% magari facendo lavorare dipendenti con guanti e mascherina quando poi alla sera nei bar e ristoranti del centro sarò costretto a vedere la gente che si ammassa in locali di 50mq....e si fa sempre più concreta l'idea di cambiare aria in paesi dove tutto è più equoPat ha scritto: ↑15/04/2020, 10:38Si, ma.maddy ha scritto: ↑15/04/2020, 9:18 Un punto di vista che può identificare meglio il contrasto tra approccio tipo svizzero e tipo nostro
https://www.leoniblog.it/2020/04/08/ios ... 2vkLVs_ItY
Tutto ragionevole ciò che viene scritto nel post linkato. Purtroppo implica una capacità di pensiero di fondo che ad un sacco di gente manca. A me hanno fatto parecchio ridere i vari #iostoacasa, #andràtuttobene, i disegnini, gli imbecilli che cantavano sui balconi, ecc. ecc., ma un sacco di gente con cui ne ho parlato si è sentita invece sollevata, rassicurata (e non erano necessariamente i semplici, come mi aspettavo).
Inoltre, la segregazione ha aiutato ad appiattire la curva dei contagi, e forse ha evitato un'ecatombe in meridione (dove non credo che le strutture sanitarie siano in grado di moltiplicare come per magia i posti di terapia intensiva nel giro di qualche settimana, come hanno fatto da noi - e lo so per certo, visto che nel team dei moltiplicatori c'è anche mia moglie). Ricordatevi il responsabile sanitario della calabria, che a settimane dall'inizio della crisi dichiarava giulivo "respiratori ? non ne so niente, io faccio altro".
Ora però bisogna riaprire per non far morire l'economia, e riaprire - questa sarà la sfida vera - senza addossare alle imprese il rischio delle conseguenze del contagio. Quindi regole certe sulle misure preventive da adottare, e regole altrettanto certe che responsabilizzino il Cliente e non scarichino il rischio solo sul gestore (in soldoni, se avessi un bar/parrucchiere/estetista/ristorante/altro, e qualunque cliente mi potesse accusare di non averlo tutelato perchè è venuto nel mio bar a bere il caffè e si è ammalato, magari avrei remore a riaprire.
Se invece so di preciso cosa devo fare, e il Cliente sa che, a parte il mio obbligo di rispettare le regole che mi riguardano, entra a suo rischio e pericolo, sarei più sereno).
Se dovremo convivere a lungo col COVID, il rischio non dovrà essere trattato come uno di quelli straordinari, ma come uno di quelli ordinari della vita, che si assumono tutti: padroni, dipendenti, gestori, clienti. Altrimenti, è probabile che chi può delocalizzerà in paesi più ragionevoli, e chi non può finirà strangolato dagli adempimenti. E se gli imprenditori mollano, i dipendenti sono a spasso.
Credo che ci sarebbe molto da dire circa le storture derivanti dalla gestione di un'emergenza in un contesto di perenne campagna elettorale, invece che nel contesto di tregua istituzionale ed unità nazionale che dovrebbe caratterizzare i periodi di calamità grave.onlybigwaveforme ha scritto: ↑15/04/2020, 11:24 E senza polemica, qualcosa nelle gestione dell'emergenza è andato da storto a molto storto....siamo stati forse i primi in Europa a predisporre un lockdown e saremo forse gli ultimi ad aprire.....a Berlino si sono fatti una pasquetta tranquilla nei parchi cittadini senza assembramenti e quant'altro, noi siamo ancora al punto che, chi viene beccato a farsi la passeggiata in mezzo ai campi viene trattato come un bandito....dalle mie parti passa il drone a pattugliare gli argini, quindi boh
Bellissima la pagella di Gino.
Per me maddy è sempre lineare e cristallino