Naufragi e soccorso in mare

un luogo dove fare due chiacchiere in amicizia
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Motion
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Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da Motion »

Racconto un piccolo anedotto di sabato scorso, perchè a volte magari fa riflettere e dare qualche indicazione a chi non è ancora un esperto di kite e di mare, specialmente nei periodi invernali e freddi

Sabato scorso prevista gran sciroccata in adriatico, purtroppo da noi a Sottomarina il vento non entra mai benissimo perchè spesso è side e inoltre con lo scirocco piove spesso e forte, però entrano delle onde stupende. Sabato dopo la pioggia della notte e del mattino si è aperto una finestra , quindi tutti al mare e siamo andati in uno spot riparato da una diga dove di solito entrano delle onde stupende (peccato che succeda si e no 2 volte all'anno) spot da me frequentato poco, pochissimo, perchè molto scomodo da parcheggiare, anzi non c'è proprio parcheggio, isolato in inverno ecc.ecc..
Spazio per lanciare i kite pochissimo vista l'alta marea, si va in acqua il vento non era molto sui 15-20 nodi, molto bucato sottoriva, provo con la TT e con la Swel 10 mt ma sono troppo sotto invelato e visto le onde stupende torno a riva a prendere il surfino, riesco e un pò come tutti mi porto al largo in quanto il vento era migliore e idem le onde.
Mi faccio la mia oretta circa con delle onde veramente stupende, roba sui 2-2,5 mt ma che ogni tanto arrivavano anche oltre i 3 mt con del piattone in mezzo fantastico.

faccio un bel bordo ad uscire sarò stato stato a circa 6-700 mt al largo e sento uno gridare, in quel momento c'ero solo io lì attorno a vado a vedere cosa è successo, il tipo aveva con se la tavola (un surfino) ma era senza kite barra ecc. (poi ho scoperto che si era rotto il trapezio e aveva perso il tutto. : Eeek : )
Ho fatto un pò fatica ad avvicinarmi al tipo perchè li le onde lì erano meno belle ma sempre potenti inoltre c'era una bella corrente side alla riva.
Una volta beccato il tipo decidiamo il da farsi, la mia idea era di dargli il leash del kite e lui a cavallo del suo surfino provare a trainarlo, ma non era molto convinto, allora gli dico attaccati al trapezio e anch'io in acqua con la tavola in mano proviamo a rientrare.
Intanto è venuto uno a vedere se era tutto ok e gli dico che si lo tiro io a riva; cominciamo a rientrare le onde erano sempre più rognose, tra l'altro il vento era anche nel frattempo calato, piano piano si va verso riva , ma la corrente intanto ci spingi un bel pò sottovento e la riva resta sempre lontana, le onde si fanno sempre più rabbiose e incasinate e complice il poco vento la cosa comincia ad andare per le lunghe, il tipo comincia ad essere un pò stanco alla mano che tiene il mio trapezio, nel frattempo prendiamo 2-3 belle frullate dove ho rischiato anch'io di far cadere il kite una volta ripreso proprio per le orecchie.
Alla fine dopo 25-30 minuti arriviamo a riva stanchi e infreddoliti (l'aria non era male sui 13-14 ° ma il mare era bello freschino, d'altronde siamo in dicembre).
Mi faccio mettere giù il kite anche se li spiaggia quasi zero e si inzuppa per bene. Il tipo mi ringrazia di cuore e scappa via a cercare il kite dicendomi di avvisare i suoi compari, ma poi, col senno di poi non sapevo neanche come si chiamava : Blink : : Chessygrin :

Due riflessioni su quanto accaduto:
- in inverno e col mare così incasinato, mai stare su posti troppo isolati o uscire da soli o andare troppo al largo, qualsiasi cosa succeda con quel mare poi non ti vede nessuno.
- vestirsi bene, non sembra ma stare anche 20-30 minuti in acqua ti ghiacci non poco , perdi energie, e il rischio aumenta. nell'uscita della settimana prima , che c'era il sole ma vento di bora e aria sui 7-8 ° e ho visto gente uscire con roba molto ma molto leggera.
- consiglio salvagente e coltellino, se perdi tutto e spesso succede, stare il mezzo al mare con quelle condizioni un salvagente da un buon aiuto, idem il coltellino se un'onda ti frulla con kite in acqua il rischio di insalamarsi o che qualche linea si incastri sul trapezio e il kite poi magari riparta in looping è alto.
- dare sempre un'occhio a tutti mai fregarsene o dire bhè ci penserà un altro, uscire se possibile sempre con amici fidati e darsi una controllata a vicenda.
-inutile dire che bisognerebbe essere ben in forma ed allenati (io purtroppo non lo sono molto in questo periodo) , perchè nuotare in quelle condizioni col freddo sprechi un casino di energie e ti stanchi presto
-aggiungetene altre se vi vengono in mente, ci sarebbe sarebbe da scrivere ancora molto, ma io mi fermo qui.

Nel frattempo con tutta la roba sottobraccio sono tornato allo spot , oltre 2,5 Km : Frown : , nel frattempo ho trovato un paio di kiter che erano ammarati per il poco vento e avevano recuperato un kite ma non trovavano il proprietario e giustamente erano un pò preoccupati che fosse ancora in acqua, per fortuna poi è arrivato a riprendersi il kite.
Arrivato allo spot il vento è rientrato bene è uscito anche il sole, ma complice la stanchezza , il freddo, il kite tutto inzuppato e sporco di sabbia, ho deciso di andare all'auto a cambiarmi. Ho perso una bella uscita perchè poi il vento ha rinforzato bene, ma tutto sommato ero contento di aver contribuito ad aiutare qualcuno in difficoltà, anche perchè vale il detto oggi a te domani a me : Wink : : Wink : : Thumbup : , anche se io spero di aver già dato : Lol :
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Zitrone
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da Zitrone »

Bravo Sandro : Thumbup : : notworthyc :
In mare aiutare chi è in difficoltà è un obbligo....purtroppo molti non lo fanno : Sad :
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da kiteman »

Bravo Sandro.
Alla lista aggiungo ciò che in altre discussioni simili era già stato aggiunto: uno strumento per comunicare il proprio stato di emergenza.
Un cellulare impermeabile con GPS.
Da usare in acqua se la corrente ti porta fuori per chiamare numeri di emergenza e/o amici/parenti.
Anche solo per avvisare chi ti aspetta a casa che hai avuto un problema ma che sei vivo.
E metti che a terra poi ci torni, magari km dallo spot/macchina, in stato di ipotermia, stanchissimo, magari malandato perchè in qualche modo ti sei pure fatto male (un surfino che ti arriva in faccia spinto dalle onde).. e non ci sono cabine telefoniche sulla spiaggia..
Quando costa un cell imperbeabile con le funzioni base?
Poco, pochissimo.
Probabilmente ora ci sono anche orologi-cellulari imperbabili con GPS con cui poter effettuare chiamate senza neanche dover tirare fuori un cellulare da un taschino.


Io in acqua non sono mai stato salvato e non ho mai salvato nessuno.
Sarà perchè esco in condizioni poco pericolose e il vento e le onde e il freddo (o una loro combinazione) mi fanno paura.
Però tengo sempre d'occhio chi ha problemi, pronto a tornare a riva e avvisare qualcuno "motorizzato", cosa che dove usciamo noi (lago, sistema chiuso, terra/scuole vicino) è forse la soluzione più sensata prima che in difficoltà poi ci ritrovi in due.

Altra cosa che cerco sempre di fare, anche se non c'entra molto, quando arriva un temporale o il meteo è impegnativo (e io sono per quanto sopra in casa a rilassarmi), è mettersi alla finestra con il binocolo per vedere se c'è qualcosa da segnalare.
Un paio di volte in effetti ho fatto la telefonata.
Che poi, per chi è sullo spot, quando sei a terra (e fuori casa), corrisponde al dare sempre una occhiata in acqua per vedere se qualcuno ha bisogno.
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da maddy »

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Importante avere molte informazioni perché la sicurezza è al primo posto in tutti gli sport
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da onlybigwaveforme »

kiteman ha scritto: 08/12/2020, 10:02 Bravo Sandro.
Alla lista aggiungo ciò che in altre discussioni simili era già stato aggiunto: uno strumento per comunicare il proprio stato di emergenza.
Un cellulare impermeabile con GPS.
Da usare in acqua se la corrente ti porta fuori per chiamare numeri di emergenza e/o amici/parenti.
Anche solo per avvisare chi ti aspetta a casa che hai avuto un problema ma che sei vivo.
E metti che a terra poi ci torni, magari km dallo spot/macchina, in stato di ipotermia, stanchissimo, magari malandato perchè in qualche modo ti sei pure fatto male (un surfino che ti arriva in faccia spinto dalle onde).. e non ci sono cabine telefoniche sulla spiaggia..
Quando costa un cell imperbeabile con le funzioni base?
Poco, pochissimo.
Probabilmente ora ci sono anche orologi-cellulari imperbabili con GPS con cui poter effettuare chiamate senza neanche dover tirare fuori un cellulare da un taschino.


Io in acqua non sono mai stato salvato e non ho mai salvato nessuno.
Sarà perchè esco in condizioni poco pericolose e il vento e le onde e il freddo (o una loro combinazione) mi fanno paura.
Però tengo sempre d'occhio chi ha problemi, pronto a tornare a riva e avvisare qualcuno "motorizzato", cosa che dove usciamo noi (lago, sistema chiuso, terra/scuole vicino) è forse la soluzione più sensata prima che in difficoltà poi ci ritrovi in due.

Altra cosa che cerco sempre di fare, anche se non c'entra molto, quando arriva un temporale o il meteo è impegnativo (e io sono per quanto sopra in casa a rilassarmi), è mettersi alla finestra con il binocolo per vedere se c'è qualcosa da segnalare.
Un paio di volte in effetti ho fatto la telefonata.
Che poi, per chi è sullo spot, quando sei a terra (e fuori casa), corrisponde al dare sempre una occhiata in acqua per vedere se qualcuno ha bisogno.
Si ma non è più sport dai, pare di andare in guerra.....Calzari, cuffia guanti, casco giubbetto coltellino e anche il gps??? Ho imparato a mie spese e an che a spese di altri, che il 99% dei problemi si risolvono navigando a distanze ragionevoli da riva. E i 600-700mt che riporta l'autore del post, in inverno, con una sciroccata non sono ragionevoli. Non condivido nemmeno il "vestirsi bene"....cioè in inverno i kiter si vestono già bene, ma per quanto bene tu possa essere vestito dopo mezz'ora che ti fai completamente ammollo, mani e piedi iniziano ad andarsene. Inoltre più sei vestito e meno hai capacità di disimpegnarti tra le onde....Io resto fermamente convinto come detto prima che stare abbastanza sotto riva, sia la soluzione a molti mali....le condizioni non consentono di stare a distanze ragionevoli??? Si lascia stare
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Motion
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da Motion »

onlybigwave
vedo che anche te sei del nord-est quindi dovresti avere circa le stesse condizioni atsmosferiche che ci sono da noi.
Qui molti già dai primi di novembre escono con calzari guanti e capuccio, poi magari i meno freddolosi con qualcosa in meno, ma la bora quando ci sono 7-8 gradi fuori ti rinfresca un bel pò. Io in acqua preferisco aver caldo al limite che battere i denti e quindi non divertirmi perchè ho freddo
come scrivevo circa 15 gg fa c'era uno con muta leggera appena sotto il ginocchio e nonostante il sole dopo un'oretta l'ho visto uscire e battere i denti.

Io il caschetto lo uso spesso almeno quando esco col surfino e anche d'estate con l'hydro, perchè ho già preso più di qualche volte in testa il surfino e fa male veramente.

Per quanto riguarda uscire al largo diciamo che da noi le onde migliori sono parecchio fuori almeno 6-700 mt ma forse anche 1 Km, per fortuna che con le giornate giuste ci sono parecchi fuori a cercare onde e quindi non si è mai soli, però.
Concordo che la situazione migliore è non uscire oltre una certa distanza, cosa che come detto se vai con la TT può farlo, con le onde sono scelte, l'importante come detto è essere consapevoli, essere in compagnia, e avere il materiale a posto e sapere cosa fare in caso di problemi. Vedo molti che non sanno che fare oppure vanno in panico.
kiteman
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da kiteman »

Il tema della sicurezza, se non regolamentato dallo Stato in cui si vive (vedi casco in moto, cinture in macchina, etc), è evidentemente un qualcosa di molto "intimo" del singolo, basato sulla sua sensibilità, propensione al rischio, sicurezza di sè, conoscenza dei propri limiti e risorse, bla bla.

Se avessimo sempre tutto sotto controllo non succederebbero mai incidenti, in nessun ambito.

Ma nella realtà non è così', sia perchè l'uomo è "fallace", sia perchè il fato (destino, fortuna, sfiga) a volte ci porta oltre quel limite, il cui "rischio" lo abbiamo "più o meno" calcolato a tavolino prima di fare l'uscita (o il giro in moto, o la discesa tecnica in bici, o la battura di pesca subacquea, etc).

Ognuno poi ovviamente si organizza come crede.
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Re: Naufragi e soccorso in mare

Messaggio da onlybigwaveforme »

Motion ha scritto: 09/12/2020, 19:38 onlybigwave
vedo che anche te sei del nord-est quindi dovresti avere circa le stesse condizioni atsmosferiche che ci sono da noi.
Qui molti già dai primi di novembre escono con calzari guanti e capuccio, poi magari i meno freddolosi con qualcosa in meno, ma la bora quando ci sono 7-8 gradi fuori ti rinfresca un bel pò. Io in acqua preferisco aver caldo al limite che battere i denti e quindi non divertirmi perchè ho freddo
come scrivevo circa 15 gg fa c'era uno con muta leggera appena sotto il ginocchio e nonostante il sole dopo un'oretta l'ho visto uscire e battere i denti.

Io il caschetto lo uso spesso almeno quando esco col surfino e anche d'estate con l'hydro, perchè ho già preso più di qualche volte in testa il surfino e fa male veramente.

Per quanto riguarda uscire al largo diciamo che da noi le onde migliori sono parecchio fuori almeno 6-700 mt ma forse anche 1 Km, per fortuna che con le giornate giuste ci sono parecchi fuori a cercare onde e quindi non si è mai soli, però.
Concordo che la situazione migliore è non uscire oltre una certa distanza, cosa che come detto se vai con la TT può farlo, con le onde sono scelte, l'importante come detto è essere consapevoli, essere in compagnia, e avere il materiale a posto e sapere cosa fare in caso di problemi. Vedo molti che non sanno che fare oppure vanno in panico.
Credo di essermi espresso male.....il vestirsi bene lo considero importantissimo, ma mi sembra un ovvietà. Non mi è mai capitato di vedere gente vestita poco e gente superficiale senza che ne so scarpette o guanti. Io una cosa alla quale non rinuncio mai nè d'estate e men che meno d'inverno è il caschetto, credo sia un must have per sport come il nostro. Quanto alla distanza da costa, tralasciando le prerogative di ogni spot, secondo me uscire 1km resta pura follia, tanto d'inverno quanto d'estate. Anche l'essere in compagnia a 1km da costa, in caso di problemi potrebbe essere oltremodo difficoltoso da gestire.
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