Trovi che serva più piede avanti col Surf 45?
Io l'ho sempre trovato molto "neutro", sia a bassissima velocità (dove non stalla come il Kite 40) che andando forte (si riesce a tenere giù andando discretamente forte).
Adesso mi hai fatto venire il dubbio! (che mi faccio pure passare, sto dando via tutti gli stabilizzatori meno il kite 40
)
Se mi posso permettere quelche consiglio sulle manovre che ti stanno incartando: (io scrivo... casomai mi redarguite dopo e imparo a star zitto
)
strambata: io non le ho mai fatte in acqua. Non avendo praticamente usato bidirezionale o surf, non ho mai fato nulla dislocando, non ne sono proprio capace. Non ho mai provato a strambare a tavola bassa, e quando provavo a cambiare piede con tavola in acqua mi puntavo sempre avanti, o semplicemente il foil si fermava per attrito, e cambiando piede finivo col piede davanti... davanti alla tavola, dritto in acqua!
La prima strambata l'ho fatta da incosciente: c'erano 7/8 nodi, ero con un Ultra 17 di Airush, ho preso, fatto un downloop "morbido", e il foil ha girato da solo!
La strambata all'inizio viene strasemplificata dal downloop (se fatto non a strappo, ma dolce), perché è il kite che ti guida in tutta la manovra, e quando si è girato, tira alla rovescia e va verso l'altro bordo finestra, chiudendo la strambata per te e lasciandoti in un toeside in leggero lasco (occhio poi che così si prende velocità subito...).
È talmente naturale come movimento, appena lo fai un paio di volte, che io le ho fatte solo così per 2 anni, e infatti non riuscivo a strambare
senza downloop, perché senza si richiede un lavoro di torso e gambe per girare senza venir "tirati" dalla vela, mentre "con" il kite fa proprio tutto per te. (e mi ha anche rubato 3 mesi sulle virate, perché proprio la logica di manovre dove non fosse il kite a guidare non riuscivo a digerirla).
Quando poi fai pratica, il loop lo puoi fare sulla tua testa anche quando hai tanto vento, girando coi cavi lenti (il loop serve ad avere la vela subito in tiro, perché girando stretti senza tiro si rischia di stallare). Ma all'inizio, un bel downloop molto dolce, vela che gira
lenta, e ti trovi ad andare in toeside al lasco senza accorgertene
(a me venne con la 17 perché il vento era poco, ed essendo molto lenta, ebbi tutto il tempo di adattarmi in una curva larga ma con tiro della vela costante).
Io proverei così
Nota: se fai il downloop forte, o sei davvero bravo e resti "in sella" strambando come un razzo (auguri!), oppure vieni letteralmente fiondato via dando belle botte.
Quindi: loop si, ma
dolce e ti trovi "dall'altra" parte senza nemmeno aver capito come
Il
cambio piede: è una manovra tanto difficile quanto facile (poi). Difficile perché ci vuole "fiducia": sotto si muove tutto, il foil non fa solo beccheggio (il delfinamento), ma anche rollio, che a sensazioni sotto i piedi spaventa e ci irrigidisce.
L'ideale è impararlo con vele con molto lift (infatti io l'ho imparato coi Peak
).
Se la vela ha lift, mentre navighi, basta che ti prepari morbido, la porti su, tiri la barra, e quando ti senti sollevare cambi piede.
Facile, no?
Seriamente: vela con tanto lift, foil stabile (a me hanno cominciato ad entrare bene con la tua combo, Curve L + Surf 45), e discretamente invelato.
Un problema grosso, secondo me, è che tutto il kite si fa "venendo tirati" da qualche parte dalla vela e puntandosi a contrasto (persino il lasco col foil, si sta dritti e in equilibrio, ma sempre un minimo a contrasto).
Quando si cambia piede, avere un qualunque tiro (in fondo anche quello puramente verticale) ci scompone: già ruotare col corpo non è banale, farlo "tirati" da qualche parte significa scomporsi, uscire col corpo dal foil, e venire giù...
Quindi, la vela che da lift è ottimo, ma ideale ad esempio è non alzarla proprio allo zenith: quando si cazza la barra con vela alle 12, la vela ti alza, ma tu tendi a rimanere un filo "indietro" rispetto al foil, perché la vela arretra un minimo quando cazzi la barra, e tu vieni sbilanciato indietro, e di solito il foil si impenna e si cade.
L'ideale (per me!) è averla verso le 13, in modo che hai un minimo di tiro anche in
avanti che ti aiuta a mantenere tutto il corpo sul foil.
Altra cosa essenziale è essere "senza" trazioni laterali (almeno all'inizio): hai bisogno di avere un assetto il più possibile neutro, in modo che quando ti fai sollevare un minimo dalla vela non finisci avanti/dietro/di lato. Il corpo più rimane
sul foil, meno sbagli, e meno viene tirato da qualche lato, più è facile compiere la rotazione del busto e spostare le gambe.
Per quello, i cambi piede da toeside a heelside si fanno ad un discreto lasco all'inizio, in modo che hai pochissimo tiro dalla vela, e puoi stare praticamente dritto sul foil. La vela si alza, tu sei "comodo", senza stare sbandato per contrastare vela o foil, ti fai aiutare dal lift della vela e provi a girarti. (non sto avocando una andatura da surf, senza proprio nessun tiro, che non è facile: giusto quel minimo per rimanere sul foil senza sentirsi in equilibrio troppo precario).
Fare il cambio piede quando la vela è bella in tiro (non in alto, ma in potenza) e andatura al traverso o bolina serve più "mestiere", perché bisogna cambiare mantenendo l'equilibrio con meno lift e tanta trazione laterale mentre comunque si deve spingere sul foil per non farlo andare di colpo al lasco. Si fa tranquillamente, ma prima si fanno tanti cambi "senza trazione" laterale, in modo da fare la memoria muscolare: fatto in andatura il più neutra possibile lo rende approcciabile, specie con una combinazione stabile sotto i piedi.
Ah!
Io navigo strapless: questo ha benefici ma anche pregiudizi. Il beneficio è che tantissimi dei primi cambi piede li si fa alla carlona, muovendo veloci i fettoni sulla tavola e cercando di ri-trovare l'equilibrio dopo. Più semplice, credo, che andare a cercare la strap anteriore e infilarci il piede. Pregiudizi perché si prendono un sacco di "vizi", e poi correggerli richiede tempo: la prima volta che ho rimontato le strap ho re-imparato a cambiare piede i primi 5 minuti
ci riuscivo, ma dovevo
guardare.
Non dico di togliere le strap (anche se la sensazione di libertà è stupenda, e si impara tantissimo a gestire il kite mentre si è in acqua per non perdersi il foil), però riconosco che possa essere più difficile con la strap anteriore (la posteriore non si usa proprio, che io sappia, cambiando piede o strambando: si usa per andare davvero forte di bolina o per saltare).
Buon ultimo: la famosa "pompatina"... come nel caso della sua sorella più fisica, ci starebbe sempre bene
(scusate, non ho resistito!)
Una toccatina dietro con alleggerimento della punta facilita il tutto perché, se anche si sbaglia a coordinarsi, si trova sotto il foil che sta "salendo", e quindi si ha margine.
E necessaria? No... anzi, aggiunge una dimensione ulteriore ad un problema già sufficientemente complesso. Coordinare il tutto: 1) ok sono abbastanza neutro; 2) ok, adesso comincio ad alzare la vela
ma senza che perdo troppa velocità; 3) ok la vela sta quasi su, ho mezzo secondo per dare una pompatina senza scompormi; 4) ok il foil sta salendo! è il momento di cazzare la barra; 5) urrà! adesso sono appeso alla barra col foil che è venuto su...
mi devo solo girare
Se la vela ha lift, non serve: si resta "appesi" un minimo, il calo di peso sulla tavola fa naturalmente salire il foil, e se si è in equilibrio, si cambia piede senza intoppi.
Quando il vento è poco, la pompatina aiuta moltissimo, perché lift ce ne è poco, e rallentare la vela per farsi alzare non è sempre l'ideale... se invece non avete proprio lift (i Peak!!!!!!!), allora ci vuole anche la pompatina...
Bon.
Spero di non avervi incasinato ancora di più, o annoiato a morte...
Se ho scritto castronerie, che qualcuno più esperto di me (ci vuol poco...) mi corregga pure, così imparo pure io!
Però, in generale, sono "abbastanza" convinto di quello che ho scritto: ci sono dettagli (come il downloop del kite per la strambata, o fare il cambio piede senza tiro laterale del kite e al lasco, che a me hanno completamente trasformato l'esperienza; per la virata è stato uguale con il famoso "guardare sotto l'ascella" torcendo il busto: appena capisci quel movimento, ti trovi a girare, mentre senza averlo capito, è una caduta dietro l'altra senza un millimetro di progresso
).
Da qui i miei messaggi precedenti, che foil "facili" davvero semplificano la vita.
Il Curve L con il Surf 45 è talmente stabile, che avevo sempre
tanto tempo per muovere i piedi e trovare l'assetto dopo un cambio.
Resta vero che chi è più agile magari lo fa in un fiat e non gli serve una tale stabilità
Buone uscite a tutti!
Gino82 ha scritto: ↑04/06/2021, 6:59
Visto che mi "citate"
vi dico che sono stracurioso di provare una 633
Ho iniziato con 2 straps davanti a Y mooolto larghe, mentre dietro sempre senza.
Col Gong Curve L mai avuto problemi di assetto, a maggior ragione da quando ho montato lo stab surf 45cm.
La differenza con lo stab kite 40cm è che col surf 45cm bisogna spingere molto di più in avanti.
Sono letteralmente inchiodato al cambio piedi (che non mi riesce) e alla strambata (cado sempre).
Ho provato a fare delle partenze direttamente in toe side (come col surfino) e una volta sono riuscito a fare 20m in foiling.
Non capisco dove sbaglio. Forse mi serve avere più coraggio e velocità in ingresso e fare il downloop col kite
Tornando sul topic, mi sono reso conto che un'errata posizione dei piedi può essere corretta con il peso del corpo e che la sensazione di scomodità, dopo un po', ti fa capire come spostare i piedi.
E alla fine, anche grazie all'intuito del nostro corpo, si arriva proprio a cercare il posto esatto dove mettere i piedi.
E alla fine il posteriore finisce sempre sopra al piantone...