il wing e il mare grosso

sezione dedicata al Wing Foil e suoi simili (Sup Foil, Surf Foil, Wind Foil etc)
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onir
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il wing e il mare grosso

Messaggio da onir »

Voglio condividere con Voi questa lezione/esperienza formativa : Blink :

Qualche giorno fa ho azzardato un'uscita nonostante il mare fosse un pelino arrabbiato : aufs :

Complice lo spot a Marina di Montemarciano Station con comoda partenza riparata dietro gli scogli mi son fatto prendere dai 20 knt in ballo e dalla (come sempre) irrefrenabile voglia di scivolare spinto dalle onde.
Non ho neanche atteso l'arrivo di qualche compagno di merende (prometto non lo faccio più).

Non era la prima volta che uscivo in condizioni più impegnative (ma non in quello spot) ed onestamente mi sentivo tranquillo ed in sicurezza.
Vento side on, cammino in acqua per circa 30 mt e mi metto bene dietro ai frangiflutti al riparo dalle onde.
Salgo sulla mia 5.5 alzo la wing 4.5 e decollo all'istante sparato verso il largo.

Dopo circa 100 mt mi rendo subito conto che il mare la fuori è davvero grosso sia in altezza (un paio di metri e non sarebbe un problema) sia in sequenza (questo si che è un bel problema). Tante onde cattive da circa 2 metri, una dietro l'altra, a volte con angoli diversi, senza sosta che si gonfiano presto, rompono e schiumano velocemente (come quando si formano per vento on : think : ).

Ne supero una, due ... poi provo a prenderne un'altra più cattiva tagliandola di lato e mi frulla meritatamente a dovere trascinandomi per una decina di metri.
Alzo la testa richiamo dal leash la mia tavola, neanche il tempo di risalire eeeee... sbammmm un'altra peggio di prima...
Arialzo la testa richiamo la tavola salgo fulmineo mentre alzo la wing sbammmmm altra sardella ....così per almeno 5 volte di fila....

Sorpreso della impossibilità di salire decido quindi di aspettare a mollo il momento giusto per partire quantomeno in dislocamento; ma niente, non riesco; il mare agitato mi rompe letteralmente addosso trascinandomi per metri...e quando l'onda "bacia" la wing dalla LE pure peggio...e intanto... complice lo scarroccio mi avvicino troppo alla riva/sud tanto da intravedere il mosaico di scogli salvaferrovia ...dove il mare si fa ancora più cattivo.

Preoccupato non poco comincio allora a nuotare stile rana sul fianco tenendo la wing con una mano e lasciando la tavola al leash (alla vita).
In questa modalità ad ogni ondona che arriva, tenendo il braccio teso verso il cielo per non far prendere acqua alla wing, ho scoperto di riuscire a non perdere troppa acqua ed far scorrere l'onda sotto di me senza venir trascinato : CoolGun :

Resto per una mezz'ora a lottare in questa modalità restando sostanzialmente sempre sul posto... fino a quando, fortunatamente, complici 15 secondi di mare privo di schiume, riesco a salire i ginocchio sulla tavola ed afferrare la wing che mi porta con un bordo di rientro verso la riva riparata dagli scogli...

Morale della favola....con mare grosso si può fare (partendo da un punto riparato) ma bisogna sempre accertarsi che le le onde non siano non troppo frequenti e ravvicinate ...
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da Rosco »

Cavolo Rino, da brividi! Complimenti per aver mantenuto un minimo di sangue freddo per rientrare.
fishsupper
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da fishsupper »

Se non si prova non si impara, importante è farlo in sicurezza, comunque si credo che il limite del winger sia soprattutto nella velocità di riuscire a salire sulla tavola il più breve tempo possibile e ripartire a razzo, dalle mie parti nord adriatico con il mare veramente mosso come le scorse mareggiate non ho visto uscire nessuno, ma perché spesso chi fa Wing ha ancora il kite e il windsurf , i nati winger quelli bravi non c'è ne sono ancora da me, quindi si preferisce altro in condizioni veramente incasinate, certo con onde che non ti danno tempo materiale di ripartire è durissima in caso di caduta, oltre al fatto di trovare personalmente impossibile uscire nel casino di lavatrice di onde su spiagge basse : Blink :
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silversurfer
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da silversurfer »

Rino ma sabato? ma era levante non era meglio al Poligono?

O era mercoledì che noi siamo usciti alla Stamura?

Comunque il vero limite è quando l'onde rompe e schiuma, fin che è grossa ma non spacca, in qualche modo ce la si fa a ripartire, ma quando spacca (o perchè è grossa o perchè il fondale è basso) diventa un problema e forse non conviene rischiare, lo so che quello spot invita perchè si parte da dietro gli scogli con acqua quasi piatta, ma poi se finisci davanti alla ferrovia, il fondale è più basso e l'onda diventa più ripida fino a spaccare se supera i 2 metri. Poi andare a scogli diventa molto probabile, non credo che ci si faccia male a meno di non beccarsi il foil addosso, ma si rovina l'attrezzatura.
Se poi quel giorno il mare era anche disordinato e incrociato non ne vale proprio la pena.

Prossima volta vieni alla Stamura che quando il mare è grosso da nord, fuori ci sono delle belle onde da surfare e fino a 3 metri regge senza spaccare, si fanno delle surfate lunghissime : Thumbup :
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onir
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da onir »

E' stato domenica... Certamente la prossima volta in quelle condizioni sarò lì con te : Chessygrin :
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Soulrider
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da Soulrider »

ci sta, tutta esperienza nella bisaccia ... : Sailor : : Sailor :
ogni tanto serve anche oltrepassare il proprio limite... sia per capire come gestire le emergenze ( ora sai come fare : Hurted : : Thumbup : ) che per valutare con più serenità le condizioni di uscita ( per gestire la scimmia : Nar : : Nar : ) ....magari si aspetta che qualche socio ci raggiunga oppure si passa l'uscita... : zip : : zip : .
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kinesurf
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da kinesurf »

Personalmente sono dell'idea che il wing abbia dei limiti almeno per i comuni mortali tipo (appunto) l'onda cattiva soprattutto in situazioni di secca o di costa rocciosa. In passato mi sono avventurato in queste condizioni sia in windsurf (40 nodi e 3 metri d'onda) e in kite in situazioni di perturbazione con vento molto rafficato e in tutte le situazioni ho sfiorato l'incidente è a volte ho distrutto comunque l'attrezzatura. In effetti il periodo di queste condizioni limite è proprio questo nel cambio di stagione autunnale... Adesso ho ben chiaro che in certe situazioni non si esce, punto... Non mi va di fare danno all'attrezzatura che costa tanto (almeno per me) ma soprattutto di rischiare io stesso di farmi male... Pazienza mi piango l'uscita in meno ma con il mare non si scherza : shake :
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da benti77 »

eh già, io con il windsurf le ho sempre evitate conoscendo i miei limiti, per fortuna a Roma ci sono i laghi che consentono di uscire quando il mare è troppo agitato per la mia tecnica.
Ora vivendo sul lago di Como il problema sono il freddo e le raffiche violente, che però il wing gestisce anche meglio del windsurf.
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da Soulrider »

cmq non sarebbe male arricchire il thread con qualche considerazione sulla gestione, sia dell'ingresso/uscita con schiumoni e beachbreak, che sul passaggio delle creste attive come quella che ha frullato Onir ....

per ora riesco ad entrare solo se gli schiumoni non superano il metro, oltre questa altezza diventa una sfida (nemmeno troppo divertente), perche trovarmi dove tocco appena con un altro metro di schiumone che mi frulla, appeso a tavola, hydro e wing significa solo pregare e sperare che mi vada bene ....
cmq ....
io entro con tavola ed hydro sopravvento, la mano nella strap e l'avambraccio (fino al gomito) appoggiato sul pad ( come uno scudo ) ....procedo con la tavola messa con la prua verso le schiume ed il piantone appoggiato sull'acqua e mezza front fuori.....nell'altra mano ho il wing, sostenuto sopra la testa dalla maniglia sul bladder ( specie con poco vento) .......poi avanzo finchè posso cercando di superare la zona attiva, quindi abbasso il piantone in acqua e sfrutto la corrente di uscita nuotando a rana di fianco alla tavola ( mai dietro ) ....finito il set cattivo salto su e con la massima rapidità mi metto in piedi con la wing in tiro .....
(inutile dire che spesso sono già in iperventilazione prima di liftare ed ho bisogno di qualche metro per riprendere fiato) ...

al rientro stessa posizione ( tavola perpendicolare alle barre di schiuma e wing sopra la testa ) ma anzichè dare le spalle alle onde rientro sempre camminando con all'indietro ovvero guardando i set che arrivano e preparandomi alle frullate con un salto a momento opportuno per stare il più possibile alto sulla schiuma.....

devo dire che sia all'uscita che al rientro occorre una bella dose di lucidità ed energia per evitare di romper o peggio farsi male ....quindi evito di sfiancarmi e mantengo sempre un po di riserva per il rientro
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da leonardo b »

quindi se ho ben capito al rientro in spiaggia cammini all'indietro ....un po lento immagino ,non si rischia di piu ??
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da giò2 »

Camminando all'indietro è molto più sicuro, vedi il set che arriva e non ti prende all'improvviso schiacciandoti per terra.. Con un po' di fortuna e fondo sabbioso permettendo, cerco di arrivare più vicino riva possibile, viaggiando alto alto....
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da Soulrider »

giò2 ha scritto: 30/11/2022, 12:16 Camminando all'indietro è molto più sicuro, vedi il set che arriva e non ti prende all'improvviso schiacciandoti per terra.. Con un po' di fortuna e fondo sabbioso permettendo, cerco di arrivare più vicino riva possibile, viaggiando alto alto....
esatto....
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da kinesurf »

Anch'io all'indietro... Comunque rimane il fatto che in alcuni spot con il kite i windsurf si esce in 2 secondi con il wing è impossibile perché o tocca il foil o non puoi superare gli schiumoni con l'acqua al collo
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Re: il wing e il mare grosso

Messaggio da pitu »

Sto imparando anche io ad uscire nei frangenti e cadendo nelle schiume grosse, mi posiziono tra l'onda e la prua, tenendo la tavola per le strap anteriori, spingendo in basso la prua stessa. In questo modo evito che la tavola si giri col foil in alto sulla vela. Difficile da spiegare, praticamente faccio da ancora galleggiante per tenere la prua rivolta alle onde e il foil in basso.
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