Ladder start e il vento non serve più

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giò2
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Ladder start e il vento non serve più

Messaggio da giò2 »

Niente vento, niente onde, no problems… Anzi meglio! Si va di ladder start!
La mia esperienza, riversata in uno spiegone finalmente in italiano…
Riuscire a partire dalla scala, in mancanza di moletti o strutture da cui provare la dock, è stata una sfida che mi ha preso per le ultime settimane… E’ difficile, molto, e anche pericoloso, specialmente durante i primissimi tentativi di salto quando non si riesce ad atterrare nella corretta posizione, quindi massima attenzione.
La ladder start, è a mio avviso più difficile da imparare rispetto alla classica dockstart (che di certo facile non’è…), in quanto non si ha la possibilità di sfruttare alcuna superficie per avere quel minimo di riconcorsa che rende più semplice la prima fase di scivolamento e sollevamento.
Raccomando di indossare sempre muta spessa, calzari, impact vest, caschetto e assolutamente non insistere a rimanere sulla tavola quando si ha la percezione che si stia sbagliando qualcosa e si vuole in qualche modo recuperare; utili cinque minuti di riscaldamento sulla spiaggia prima di iniziare, in modo da essere già sciolti ed elastici, in preparazione alle folli cadute dei primi lanci.
Questi i punti fondamentali, a partire dalla scelta dell’attrezzatura .
Come foilset, va bene tutto ciò che è grande, lento e facile: 2000/2500 di front, fuselage lunga, stab grande, mast da 65/75 o max 85. Io ho imparato con Axis PNG 1150 da 1780 cm2 (che a detta di tanti, ed effettivamente è uno dei riferimenti per praticare dock/ladder start), fuselage red ultrashort da 625mm, mast da 82 e stab 425. La tavola deve essere piccola, sotto il metro, leggera, ma super rigida e resistente altrimenti si rischia la rottura e una perdita di efficienza dovuta all’elasticità. In attesa di una custom più piccola e stretta, sto utilizzando una Indiana da Kite foil di 95 cm di lunghezza, con il track tutto indietro.
Per la scala, ho preso spunto dai vari video presenti in rete, quello che più mi ha aiutato a capire come procedere è quello realizzato da Dominic Hoskyns https://www.youtube.com/watch?v=Opd7wryU6Lw
Ho cercato di “migliorare”, il suo setup della scala, aggiungendo un travetto di legno tra la pedana e lo scalino, in modo da rendere molto più rigida la rampa stessa evitando la sua flessione verso il basso, ma soprattutto per avere un appoggio della parte finale della fuselage e dello stabilizzatore, che così non tende ad essere spostata indietro dalle ondine e rimane sempre nello stesso punto. Ciò mi ha facilitato moltissimo nella fase iniziale del posizionamento della tavola quando si è in piedi sulla piattaforma e nella ancora più delicata parte dello stacco quando si deve gentilmente spingere la tavola in avanti per poi saltarci sopra.
1) Scelta dello spot: Acqua piatta, pulita (niente alghe, dato che ne basta un pezzettino sulla front per frenare clamorosamente e rendere super stancante la pompata) zero o poco vento e poca corrente. Evitare assolutamente anche le più piccole ondine che disturbano tantissimo al momento dello stacco.
2)Altezza acqua minima: Utilizzando mast da 82, piazzo la scala dove l’acqua raggiunge la profondità di circa un metro; per renderla stabile basta salire sopra il primo scalino e muovere la stessa per farla affondare nella sabbia.
2) Saliti sulla pedana, in precario equilibrio…., si dovrebbe riuscire ad avere il foil appoggiato sull’acqua con la tavola all’altezza della pedana o qualche cm più in basso. A questo punto ci siamo, viene il momento più impegnativo…
3)Piedi paralleli posti con le dita sul bordo della pedana, foil poggiato in acqua o pochi cm sotto il livello, si spinge con una o due mani la tavola in avanti, ma giusto una leggera spinta per farla cominciare a muovere e permetterci di saltarci sopra tipo a 20/30 cm dalla scala, avendo un po’ di abbrivio. L’atterraggio sulla tavola deve avvenire con il piede posteriore una frazione di secondo in anticipo sull’anteriore, il piede posteriore deve essere davanti al mast e l’anteriore verso la parte finale della della tavola in modo da stare belli larghi e stabili. Si deve mantenere sempre il peso distribuito sulla mezzeria della tavola, ma questo già si sa e si sa anche cosa si va incontro quando si è sbilanciati…..
4) Una volta atterrati sulla tavola, arriva quello che è il momento chiave per la riuscita della partenza: lasciar andare la tavola libera per i primissimi istanti in modo di trovare il corretto assetto ed equilibrio per poter iniziare a dare le primissime pompate. Solo quando si avverte che è tutto ok, si può iniziare a pompare e dirigere la tavola, vi accorgerete di quanto spazio si può percorrere giusto con l’abbrivio iniziale e di quanto sia importante trovare in questo spazio (e frazioni di secondo…) il proprio equilibrio. Tutti gli atterraggi sbagliati, con i piedi troppo vicini, con l’anteriore troppo indietro o troppo avanti, o che danno la sensazione di imminente catastrofe, vanno assolutamente terminati senza cercare di riprendere l’equilibrio o la planata. E’ questo il momento più duro e frustrante, dove non si deve dare la colpa all’attrezzatura (se è adeguata…), ma solo avere pazienza e forza di volontà. Per riuscire a capire questa fase, ho impiegato una cinquantina di tentativi finiti male, poi mi sono imposto solo di cercare di atterrare correttamente e di percepire il glide iniziale senza pensare ad altro e …. Si al quel punto i primi metri in glide erano fatti e da li, ho capito che potevo riuscire…
5) A questo punto la cosa è fatta, trovato l’assetto nei primi istanti in glide, si va a pompare come meglio si può, confidando nel cuore, gambe e addominali per il raggiungimento del primo fatidico minuto….
A breve qualche video dove cerco di evidenziare gli errori più comuni.
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Re: Ladder start e il vento non serve più

Messaggio da Masaccio »

Vai manuuu!!
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Re: Ladder start e il vento non serve più

Messaggio da fishsupper »

Da ignorante, ho diversi spot vicino casa dove potrei provare, c'è bisogno di una tavola specifica o va bene anche con la tavola da wing pura?
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kinesurf
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Re: Ladder start e il vento non serve più

Messaggio da kinesurf »

Qualcosa di molto compatto.. si può fare in legno intanto per provare...
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giò2
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Re: Ladder start e il vento non serve più

Messaggio da giò2 »

Non sono riuscito a trovare tavole specifiche, ma si possono avere dei custom... Al momento si usano quelle da kite Foil freestyle leggere e compatte diciamo sotto i 120 cm e i 3kg.
Ho provato a ricavarne una da un vecchio twintip, funziona, ma solo per i primi tentativi e per capire come saltare, ma quando si cerca di pompare realmente, flette troppo e si perde tanta efficienza. Con la tavola Wing (ma piccolina ...) si può anche provare, ma le dimensioni e il peso rendono tutto molto più difficile a meno che non si utilizzi un moletto e la tecnica dockstart.
In legno ma rigida, però credo che risulti alla fine molto pesante...
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