Cambio piede
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Cambio piede
Ciao,
vado su hydrofoil da un paio di anni, ma ancora non riesco a fare il cambio piede.
premesso che non sono mai andato in surfino e quindi non ho esperienze pregresse per aiutarmi, volevo chiedervi un paio di cose.
ho una tavola Crazyfly 130x46 con solo gli strep frontali, con piantone sabfoil da 99, front 633 e stab 483.
ho un secondo set front+stab Crazyfly con una front wing da 1000cm3.
il problema è il seguente: con la 633 appena cerco di togliere il piede frontale, la tavola spinge come una disperata verso l’alto rendendomi praticamente impossibile finalizzare il cambio piede.
Ho cercato di mettere il piantone più indietro possibile, ma il risultato non è apprezzabile.
Lo scorso weekend ho provato a togliere le ragnatele dal CF e le cose migliorano un pochino, ma devo riabituarmi ad una front che non perdona errori. riproverò questo we (se non piove).
cosa potrei fare per avere una configurazione dove c’è meno spinta verso l’alto?
thanks
vado su hydrofoil da un paio di anni, ma ancora non riesco a fare il cambio piede.
premesso che non sono mai andato in surfino e quindi non ho esperienze pregresse per aiutarmi, volevo chiedervi un paio di cose.
ho una tavola Crazyfly 130x46 con solo gli strep frontali, con piantone sabfoil da 99, front 633 e stab 483.
ho un secondo set front+stab Crazyfly con una front wing da 1000cm3.
il problema è il seguente: con la 633 appena cerco di togliere il piede frontale, la tavola spinge come una disperata verso l’alto rendendomi praticamente impossibile finalizzare il cambio piede.
Ho cercato di mettere il piantone più indietro possibile, ma il risultato non è apprezzabile.
Lo scorso weekend ho provato a togliere le ragnatele dal CF e le cose migliorano un pochino, ma devo riabituarmi ad una front che non perdona errori. riproverò questo we (se non piove).
cosa potrei fare per avere una configurazione dove c’è meno spinta verso l’alto?
thanks
- Gino82
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Re: Cambio piede
Ciao!
Leggendo di getto ho avuto l'impressione che togli prima il piede davanti.
Se fosse realmente così, allora devi provvedere a invertire l'ordine con cui sposti i piedi
Leggendo di getto ho avuto l'impressione che togli prima il piede davanti.
Se fosse realmente così, allora devi provvedere a invertire l'ordine con cui sposti i piedi
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Re: Cambio piede
premessa. per quanto io vada (poco) in giro sull'idro da anni, strambare in volo non mi riesce. Sono proprio negato, eppure ho anche io la 633 che dovrebbe essere a prova di cretino. In tutto questo, c'è un lato buono: conosco la sequenza teorica a menadito :-).
Per quanto mi risulta, la sequenza è:
- alza l'aqui e tira la barra in modo che ti sostenga;
- porta il piede dietro davanti, vicino all'altro;
- porta il vecchio piede verso poppa;
- inverti il kite;
- vola felice verso il sol dell'avvenir.
In sintesi, ad un certo punto dovresti trovarti con tutti e due i piedi davanti e la tavola che semmai picchia come un kamikaze, ma non dovresti mai trovarti solo con il peso sul piede posteriore.
Ti ci ritrovi ? Tu Cosa fai di diverso ?
Per quanto mi risulta, la sequenza è:
- alza l'aqui e tira la barra in modo che ti sostenga;
- porta il piede dietro davanti, vicino all'altro;
- porta il vecchio piede verso poppa;
- inverti il kite;
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In sintesi, ad un certo punto dovresti trovarti con tutti e due i piedi davanti e la tavola che semmai picchia come un kamikaze, ma non dovresti mai trovarti solo con il peso sul piede posteriore.
Ti ci ritrovi ? Tu Cosa fai di diverso ?
L'essenza del kite è fare kite.
-
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Re: Cambio piede
Visto che hai il posteriore libero da strap prova ad avvicinaro all'anteriore mentre porti la vela allo zenit. il tutto a velocità moderata, anzi visto il lift della 633 anche velocità bassa.
quando hai vela allo zenit cazzi la barra senza esagerare e appena senti il lift fai il cambio e parallelamente butti giù la vela per il downloop.
cosa importante: mantenere l'equilibrio a centro tavola e in linea con la trazione verticale della vela.
quando hai vela allo zenit cazzi la barra senza esagerare e appena senti il lift fai il cambio e parallelamente butti giù la vela per il downloop.
cosa importante: mantenere l'equilibrio a centro tavola e in linea con la trazione verticale della vela.
- Davis
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Re: Cambio piede
mi unisco perchè anch'io ho il medesimo problema e praticamente la stessa attrezzatura. Devo invertire la direzione dell'ala facendola picchiare verso il basso oppure come faccio col TT facendola ruotare alta?
- Cartolina
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Re: Cambio piede
Non so se la tua domanda era rivolta al cambio piede prima o dopo la manovra....comunque:
Prima cosa le manovre, strambata o virata, hanno bisogno di velocità, a prescindere che tu abbia il palettone o un race, con ciò che hai devi gestire la spinta verso l'alto, ma la velocità serve a chiudere la manovra altrimenti ti ritrovi sempre con il kite in posizione sbagliata.
Se il cambio è dopo la manovra, quindi sei sulle nuove mura in switch, tieni il bordo al traverso/bolina, inverti l'ala abbastanza deciso e in quel momento vai leggermente di lasco. Quando l'ala si avvicinerà allo zenit (ore 11 o 14) sentirai tirarti dal trapezio e cazzi un po' la barra, non troppo altrimenti salti, quello è il momento del cambio, porti il posteriore avanti e l'anteriore dietro (scorri con i piedi non saltare), segui il kite che non deve arrivare allo zenit altrimenti ti fermi e affondi. Appena fatto il cambio, dai un colpetto di reni per traverso/bolina in modo da rimettere in tensione i cavi e sarai magicamente nell'equilibrio che già conosci in piena andatura.
Il cambio piede prima della manovra è il cambio race e richiede il downloop e tanta pratica.
Prima regola, se inizi il downloop devi finire il downloop anche se cadi, altrimenti il kite cade nose down oppure vieni sparato, ma capiterà, l'importante è andare via dal foil.
Come la manovra precedente, velocità, stavolta sterzi e punti di lasco più aggressivo, nel momento in cui tira il trapezio il kite deve essere alto, ma prima dello zenit. A questo punto, nel momento in cui inizi il cambio piede, la barra deve già essere sterzata per iniziare il downloop, porta il piede anteriore davanti la strap posteriore se ce l'hai, oppure poco più avanti rispetto dove sei solito tenere il piede a poppa, devi seguire il kite il giusto per tenere i cavi in tensione facendo una curva larga, verrà naturale man mano che si completa il downloop, se ti butti subito sulle nuove mura vieni sparato.
Il video che ti allego sotto spiega molto bene, a 4:30, hai la posizione della barra nel momento dell'inizio del cambio piede, l'ala non si vede, ma dai cavi si capisce che non è allo zenit.
E' applicato al race, ma il concetto è lo stesso.
Altra cosa fondamentale è avere un trapezio a seggiolino, quella a fascia per l'hydrofoil non va bene, il tiro deve sostenerti e non tirarti in avanti durante le manovre che sono tutto kite e poco hydro.
Erroneamente si pensa che le palette grandi facilitino l'apprendimento, tutt'altro, se non vai veloce non hai mai stabilità, fossi in te invece di pensare ad una paletta più grande, penserei ad una più free-ride.
Altro consiglio, le manovre non devono avere pause, sono un movimento fluido continuo di ala e hydrofoil, le pause sono il fallimento e si cade.
Buone facciate
P.S. Se a Luglio venivi a La Caletta ci facevamo qualche uscita insieme e ti impostavo le traiettorie
Prima cosa le manovre, strambata o virata, hanno bisogno di velocità, a prescindere che tu abbia il palettone o un race, con ciò che hai devi gestire la spinta verso l'alto, ma la velocità serve a chiudere la manovra altrimenti ti ritrovi sempre con il kite in posizione sbagliata.
Se il cambio è dopo la manovra, quindi sei sulle nuove mura in switch, tieni il bordo al traverso/bolina, inverti l'ala abbastanza deciso e in quel momento vai leggermente di lasco. Quando l'ala si avvicinerà allo zenit (ore 11 o 14) sentirai tirarti dal trapezio e cazzi un po' la barra, non troppo altrimenti salti, quello è il momento del cambio, porti il posteriore avanti e l'anteriore dietro (scorri con i piedi non saltare), segui il kite che non deve arrivare allo zenit altrimenti ti fermi e affondi. Appena fatto il cambio, dai un colpetto di reni per traverso/bolina in modo da rimettere in tensione i cavi e sarai magicamente nell'equilibrio che già conosci in piena andatura.
Il cambio piede prima della manovra è il cambio race e richiede il downloop e tanta pratica.
Prima regola, se inizi il downloop devi finire il downloop anche se cadi, altrimenti il kite cade nose down oppure vieni sparato, ma capiterà, l'importante è andare via dal foil.
Come la manovra precedente, velocità, stavolta sterzi e punti di lasco più aggressivo, nel momento in cui tira il trapezio il kite deve essere alto, ma prima dello zenit. A questo punto, nel momento in cui inizi il cambio piede, la barra deve già essere sterzata per iniziare il downloop, porta il piede anteriore davanti la strap posteriore se ce l'hai, oppure poco più avanti rispetto dove sei solito tenere il piede a poppa, devi seguire il kite il giusto per tenere i cavi in tensione facendo una curva larga, verrà naturale man mano che si completa il downloop, se ti butti subito sulle nuove mura vieni sparato.
Il video che ti allego sotto spiega molto bene, a 4:30, hai la posizione della barra nel momento dell'inizio del cambio piede, l'ala non si vede, ma dai cavi si capisce che non è allo zenit.
E' applicato al race, ma il concetto è lo stesso.
Altra cosa fondamentale è avere un trapezio a seggiolino, quella a fascia per l'hydrofoil non va bene, il tiro deve sostenerti e non tirarti in avanti durante le manovre che sono tutto kite e poco hydro.
Erroneamente si pensa che le palette grandi facilitino l'apprendimento, tutt'altro, se non vai veloce non hai mai stabilità, fossi in te invece di pensare ad una paletta più grande, penserei ad una più free-ride.
Altro consiglio, le manovre non devono avere pause, sono un movimento fluido continuo di ala e hydrofoil, le pause sono il fallimento e si cade.
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Re: Cambio piede
Ti aggiungo anche il mio video, dove ho fatto prevalentemente virate, ma all'ultimo (1:46) puoi vedere una strambata sbagliata e recuperata per il rotto della cuffia, l'errore è stato iniziare il downloop con troppo anticipo e rallentare troppo in entrata, dovevo avvicinarmi di più allo zenith.
Spero ti sia d'aiuto anche per capire come direzionare la tavola e l'importanza della velocità.
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Re: Cambio piede
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Re: Cambio piede
La prossima settimana vento permettendo provo, ma cosi in velocità mi risulta un pò difficile, facendo ancora fatica a muovermi in scioltezza, mi trovo sempre ad avere o l'ala troppo indietro rispetto alla posizione della tavola oppure il contrario.
Comunque cercherò di seguire alla lettera i vostri consigli
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Re: Cambio piede
A me ancora ne escono poche senza facciate, diciamo un 70% di cui solo la metà le finisco in volo, ma una cosa credo di aver capito, all'inizio bisogna provarne tante anche in touchdown per memorizzare gli automatismi.
Secondo me però poi, cioè quando iniziano ad entrare, ci si rende conto che la velocità e fondamentale sia del mezzo che nell'esecuzione e fluidità della manovra, ma anche imparare a riconoscere quando abbiamo il giusto sostegno che oltre dalla velocità può essere dato:
dall'ala che sale e che deve essere contemporaneamente cazzata,
dal tipo di foil non troppo sottile e tecnico,
dalla stance perpendicolare all'asse del piantone e non troppo larga,
se anche solamente una di tutte queste condizioni non viene rispettata a questo punto tentare vuol dire prendersi sicuramente la facciata
Secondo me però poi, cioè quando iniziano ad entrare, ci si rende conto che la velocità e fondamentale sia del mezzo che nell'esecuzione e fluidità della manovra, ma anche imparare a riconoscere quando abbiamo il giusto sostegno che oltre dalla velocità può essere dato:
dall'ala che sale e che deve essere contemporaneamente cazzata,
dal tipo di foil non troppo sottile e tecnico,
dalla stance perpendicolare all'asse del piantone e non troppo larga,
se anche solamente una di tutte queste condizioni non viene rispettata a questo punto tentare vuol dire prendersi sicuramente la facciata
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Re: Cambio piede
Ciao a tutti, dico la mia, perchè penso possa essere utile.
è un poco che non scrivo sul forum, quindi per chi non mi conosce dichiaro il mio livello: in hf vado da 4-5 anni, strambo in foiling con cambio in piede sia prima sia dopo la curva, con elevata affidabilità (a volte sto 2 ore in foiling senza toccare acqua), ma non so virare, saltare, fare 360, andare seduto. Ho 50 anni, non mi ritengo come equilibrio nè eccessivamente portato nè una schiappa totale, nella media diciamo.
Il mio approccio per imparare a strabare in foiling è diverso (forse opposto) a quello di Carolina. A me fare cambio piedi in velocità faceva paura. Non dico che Cartolina sbagli, ma secondo me non è un approccio ideale per tutti.
Come ho fatto?
Ho trovato in rete (ora ho cercato ma non lo trovo) un video che spiegava che ci si può arrivare per gradi, facendo passettini. In pratica il piede davanti lo arretri di 2 3 cm, avanzi quello dietro, poi arretri quello davanti, e così via, mantenendo costante il centro tra i 2 appoggi. Alla fine, arrivi ad andare con i piedi allineati, tipo monosci. Si riesce ad andare così, a volte per gioco li tengo allineati, e faccio curve a sinistra e destra con entrambi i piedi a centro tavola. Ovvio, un foil grande che permette basse velocità aiuta (io ho un gong curve 1150 cm2). Dopo un poco, fai passettini e ritorni indietro alla posizione normale dei piedi, ma intanto hai capito come gestire il peso non con piedi fissi, ma con piedi "variabili". Dopo 2 3 volte che hai preso la mano a questo esercizio, provi ad osare di più: quando arrivi a piedi allineati a centro tavola, fai ancora un passo e magicamente sei in switch, a quel punto downlooppi e hai strambato. Così hai imparato la strambata con cambio piedi prima della curva, che è anche la più utile e sicura in poco vento. però prima devi esserti allenato ad andare in switch, anche senza cambio piedi, così quando arrivi in switch ti senti sicuro. Quindi il primo esercizio è allenarsi ad andare in switch DA ENTRAMBI I LATI.
Col tempo, i passettini si riducono di numero, e fai il cambio piede in 1 passo + eventuali passettini di aggiustamento finale, che in realtà a volte fanno anche i pro.
Con me, il sistema "graduale" ha funzionato.
Ciaooooo
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Il mio approccio per imparare a strabare in foiling è diverso (forse opposto) a quello di Carolina. A me fare cambio piedi in velocità faceva paura. Non dico che Cartolina sbagli, ma secondo me non è un approccio ideale per tutti.
Come ho fatto?
Ho trovato in rete (ora ho cercato ma non lo trovo) un video che spiegava che ci si può arrivare per gradi, facendo passettini. In pratica il piede davanti lo arretri di 2 3 cm, avanzi quello dietro, poi arretri quello davanti, e così via, mantenendo costante il centro tra i 2 appoggi. Alla fine, arrivi ad andare con i piedi allineati, tipo monosci. Si riesce ad andare così, a volte per gioco li tengo allineati, e faccio curve a sinistra e destra con entrambi i piedi a centro tavola. Ovvio, un foil grande che permette basse velocità aiuta (io ho un gong curve 1150 cm2). Dopo un poco, fai passettini e ritorni indietro alla posizione normale dei piedi, ma intanto hai capito come gestire il peso non con piedi fissi, ma con piedi "variabili". Dopo 2 3 volte che hai preso la mano a questo esercizio, provi ad osare di più: quando arrivi a piedi allineati a centro tavola, fai ancora un passo e magicamente sei in switch, a quel punto downlooppi e hai strambato. Così hai imparato la strambata con cambio piedi prima della curva, che è anche la più utile e sicura in poco vento. però prima devi esserti allenato ad andare in switch, anche senza cambio piedi, così quando arrivi in switch ti senti sicuro. Quindi il primo esercizio è allenarsi ad andare in switch DA ENTRAMBI I LATI.
Col tempo, i passettini si riducono di numero, e fai il cambio piede in 1 passo + eventuali passettini di aggiustamento finale, che in realtà a volte fanno anche i pro.
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Re: Cambio piede
Altro che "medio-kiter"...sei un Drago!Drago ha scritto: ↑16/09/2023, 14:26 Ciao a tutti, dico la mia, perchè penso possa essere utile.
è un poco che non scrivo sul forum, quindi per chi non mi conosce dichiaro il mio livello: in hf vado da 4-5 anni, strambo in foiling con cambio in piede sia prima sia dopo la curva, con elevata affidabilità (a volte sto 2 ore in foiling senza toccare acqua), ma non so virare, saltare, fare 360, andare seduto. Ho 50 anni, non mi ritengo come equilibrio nè eccessivamente portato nè una schiappa totale, nella media diciamo.
Il mio approccio per imparare a strabare in foiling è diverso (forse opposto) a quello di Carolina. A me fare cambio piedi in velocità faceva paura. Non dico che Cartolina sbagli, ma secondo me non è un approccio ideale per tutti.
Come ho fatto?
Ho trovato in rete (ora ho cercato ma non lo trovo) un video che spiegava che ci si può arrivare per gradi, facendo passettini. In pratica il piede davanti lo arretri di 2 3 cm, avanzi quello dietro, poi arretri quello davanti, e così via, mantenendo costante il centro tra i 2 appoggi. Alla fine, arrivi ad andare con i piedi allineati, tipo monosci. Si riesce ad andare così, a volte per gioco li tengo allineati, e faccio curve a sinistra e destra con entrambi i piedi a centro tavola. Ovvio, un foil grande che permette basse velocità aiuta (io ho un gong curve 1150 cm2). Dopo un poco, fai passettini e ritorni indietro alla posizione normale dei piedi, ma intanto hai capito come gestire il peso non con piedi fissi, ma con piedi "variabili". Dopo 2 3 volte che hai preso la mano a questo esercizio, provi ad osare di più: quando arrivi a piedi allineati a centro tavola, fai ancora un passo e magicamente sei in switch, a quel punto downlooppi e hai strambato. Così hai imparato la strambata con cambio piedi prima della curva, che è anche la più utile e sicura in poco vento. però prima devi esserti allenato ad andare in switch, anche senza cambio piedi, così quando arrivi in switch ti senti sicuro. Quindi il primo esercizio è allenarsi ad andare in switch DA ENTRAMBI I LATI.
Col tempo, i passettini si riducono di numero, e fai il cambio piede in 1 passo + eventuali passettini di aggiustamento finale, che in realtà a volte fanno anche i pro.
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Re: Cambio piede
Drago ha scritto: ↑16/09/2023, 14:26 Ciao a tutti, dico la mia, perchè penso possa essere utile.
è un poco che non scrivo sul forum, quindi per chi non mi conosce dichiaro il mio livello: in hf vado da 4-5 anni, strambo in foiling con cambio in piede sia prima sia dopo la curva, con elevata affidabilità (a volte sto 2 ore in foiling senza toccare acqua), ma non so virare, saltare, fare 360, andare seduto. Ho 50 anni, non mi ritengo come equilibrio nè eccessivamente portato nè una schiappa totale, nella media diciamo.
Il mio approccio per imparare a strabare in foiling è diverso (forse opposto) a quello di Carolina. A me fare cambio piedi in velocità faceva paura. Non dico che Cartolina sbagli, ma secondo me non è un approccio ideale per tutti.
Come ho fatto?
Ho trovato in rete (ora ho cercato ma non lo trovo) un video che spiegava che ci si può arrivare per gradi, facendo passettini. In pratica il piede davanti lo arretri di 2 3 cm, avanzi quello dietro, poi arretri quello davanti, e così via, mantenendo costante il centro tra i 2 appoggi. Alla fine, arrivi ad andare con i piedi allineati, tipo monosci. Si riesce ad andare così, a volte per gioco li tengo allineati, e faccio curve a sinistra e destra con entrambi i piedi a centro tavola. Ovvio, un foil grande che permette basse velocità aiuta (io ho un gong curve 1150 cm2). Dopo un poco, fai passettini e ritorni indietro alla posizione normale dei piedi, ma intanto hai capito come gestire il peso non con piedi fissi, ma con piedi "variabili". Dopo 2 3 volte che hai preso la mano a questo esercizio, provi ad osare di più: quando arrivi a piedi allineati a centro tavola, fai ancora un passo e magicamente sei in switch, a quel punto downlooppi e hai strambato. Così hai imparato la strambata con cambio piedi prima della curva, che è anche la più utile e sicura in poco vento. però prima devi esserti allenato ad andare in switch, anche senza cambio piedi, così quando arrivi in switch ti senti sicuro. Quindi il primo esercizio è allenarsi ad andare in switch DA ENTRAMBI I LATI.
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Re: Cambio piede
Il sistema "sci uniti" e' quello che usano tutti in spiaggia da noi per imparare. Io ci sono quasi ma non ancora. Se avvicino troppo i piedi, finisco per ammarare. E inoltre non riesco a mantenere la velocita' di andatura. Chiamatemi super-pippa (anzi, sono masculo: super-pippo).
Ieri, che ho scommesso su previ dubbie prendendo un pomeriggio me-ra-vi-glio-so, ho messo in pratica il cartolina system
In effetti, fare il cambio piedi al lasco quando l'aqui e' bello alto e tu hai appena dato il comando per il downloop toglie di mezzo quel momento in cui sei sulla tavola in precario equilibrio in attesa che l'aqui downlooppante cominci a tirare e rende il tutto molto piu' fluido e soddisfacente.
Inoltre, ti evita di dover dirigere la tavola sulle nuove mura attivamente. Appena hai invertito i piedi, basta il tiro dell'aqui per strambare la tavola.
Ora debbo avere los huevos di provare in volo, senza aspettare di farlo toccando e ridecollarlo.
Spero in un autunno che consenta qualche altra uscita idro.
Nb: drago, caccia er video!
Ieri, che ho scommesso su previ dubbie prendendo un pomeriggio me-ra-vi-glio-so, ho messo in pratica il cartolina system
In effetti, fare il cambio piedi al lasco quando l'aqui e' bello alto e tu hai appena dato il comando per il downloop toglie di mezzo quel momento in cui sei sulla tavola in precario equilibrio in attesa che l'aqui downlooppante cominci a tirare e rende il tutto molto piu' fluido e soddisfacente.
Inoltre, ti evita di dover dirigere la tavola sulle nuove mura attivamente. Appena hai invertito i piedi, basta il tiro dell'aqui per strambare la tavola.
Ora debbo avere los huevos di provare in volo, senza aspettare di farlo toccando e ridecollarlo.
Spero in un autunno che consenta qualche altra uscita idro.
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Re: Cambio piede
forse è questo...
a un certo punto fa vedere come fare i passettini col punta-tacco, utile anche quando si è in andatura e si vole allargare lo stance per tirare la bolina.
Comunque una fusoilera leggermente più lunga facilita di brutto. Io con gong curve MT e stab curve 39 (che ha 2.5 cm di prolunga rispetto ad altri stab della gong, e quindi è come se allungasse la fusoilera) sono veramente stabile al beccheggio.
a un certo punto fa vedere come fare i passettini col punta-tacco, utile anche quando si è in andatura e si vole allargare lo stance per tirare la bolina.
Comunque una fusoilera leggermente più lunga facilita di brutto. Io con gong curve MT e stab curve 39 (che ha 2.5 cm di prolunga rispetto ad altri stab della gong, e quindi è come se allungasse la fusoilera) sono veramente stabile al beccheggio.
Drago
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Re: Cambio piede
Avevo scritto un pippone lunghissimo, poi Drago ha super sintetizzato: stabilo con fusoliera allungata = beccheggio addolcito = serenità e apprendimento acceleratissimo
Io ti consigliavo X-Over di GONG, che nasce proprio per questo: fornire una piattaforma con cui esplorare e crescere sentendosi sempre in controllo.
Qui da noi, chi lo ha usato per iniziare, è "insopportabile" perché si sente già un foiler compiuto dopo 10 uscite: hanno poco chiaro che stanno vincendo mooolto facile
Non capirò mai, ma mai, come il 633+483 possa essere diventato storicamente il "foil da apprendimento", né perché continua a rimanere indiscusso e indiscutibile quando negli ultimi 3 anni c'è stata un rivoluzione copernicana (incluso in casa SabFoil...).
È reattivo, nervoso, ha una pressione che cresce incontenibile o quasi con la velocità, e nasce per fare i teppisti in mezzo alle onde inanellando una curva dietro l'altra possibilmente il più veloce e stretto possibile.
L'unica cosa buona per un principiante è lo stallo dolce (affonda), e forse il lift in partenza, quando si impara a gestirlo. Oltretutto, a bassa velocità, naviga positivo, cioè impennato, quindi abitua anche a navigare col foil sbilenco. Ma perchè!
Per imparare gli elementi base (tipo il cambio piede) è davvero una idea bislacca.
Te lo dico... purtroppo per esperienza diretta, l'ho avuto pure io.
E il cambio piede l'ho perfezionato appena sono passato ad un setup semplice (col Moses era una tortura).
Sulla parte tecnica... credi, ci arrivi da solo con un foil facile che ti aiuta.
Senza video, spiegazioni o altro.
Ed è ottimo per due motivi:
1) ci arrivi sbattendo meno e meglio con un foil facileù
2) arrivandoci da solo, trovi il tuo modo di cambiare piede. Fidati che ognuno ha il suo. Molti (me compreso) non usano proprio la vela, al massimo la barra per equilibrio con la mano. O per fare gli splendidi manco quella
Comunque, se proprio doversi aiutare con la pedagogia su youtube, il video postato da Drago è di Rob Claisse, uno davvero super in gamba.
Quindi: fatti prestare, rubalo, o rapisci un proprietario di foil semplice, e azzecca il cambio piede in un attimo.
Quando lo hai metabolizzato, riprovalo sul tuo setup (oppure rapisci altri proprietari con foil più moderni, magari scopri che ti piace e ti trovi molto meglio con il 699+399, o con il Fluid-h di gong, o con il Mirage di F-one, o...
Alla fine, il gusto del foil è l'enorme varietà di materiali disponibili appena ti sai districare, che ti puoi letteralmente cucire come un vestito.
Però... dopo che sei passato per materiali semplici che ti hanno aiutato ad imparare.
In bocca al lupo!
Io ti consigliavo X-Over di GONG, che nasce proprio per questo: fornire una piattaforma con cui esplorare e crescere sentendosi sempre in controllo.
Qui da noi, chi lo ha usato per iniziare, è "insopportabile" perché si sente già un foiler compiuto dopo 10 uscite: hanno poco chiaro che stanno vincendo mooolto facile
Non capirò mai, ma mai, come il 633+483 possa essere diventato storicamente il "foil da apprendimento", né perché continua a rimanere indiscusso e indiscutibile quando negli ultimi 3 anni c'è stata un rivoluzione copernicana (incluso in casa SabFoil...).
È reattivo, nervoso, ha una pressione che cresce incontenibile o quasi con la velocità, e nasce per fare i teppisti in mezzo alle onde inanellando una curva dietro l'altra possibilmente il più veloce e stretto possibile.
L'unica cosa buona per un principiante è lo stallo dolce (affonda), e forse il lift in partenza, quando si impara a gestirlo. Oltretutto, a bassa velocità, naviga positivo, cioè impennato, quindi abitua anche a navigare col foil sbilenco. Ma perchè!
Per imparare gli elementi base (tipo il cambio piede) è davvero una idea bislacca.
Te lo dico... purtroppo per esperienza diretta, l'ho avuto pure io.
E il cambio piede l'ho perfezionato appena sono passato ad un setup semplice (col Moses era una tortura).
Sulla parte tecnica... credi, ci arrivi da solo con un foil facile che ti aiuta.
Senza video, spiegazioni o altro.
Ed è ottimo per due motivi:
1) ci arrivi sbattendo meno e meglio con un foil facileù
2) arrivandoci da solo, trovi il tuo modo di cambiare piede. Fidati che ognuno ha il suo. Molti (me compreso) non usano proprio la vela, al massimo la barra per equilibrio con la mano. O per fare gli splendidi manco quella
Comunque, se proprio doversi aiutare con la pedagogia su youtube, il video postato da Drago è di Rob Claisse, uno davvero super in gamba.
Quindi: fatti prestare, rubalo, o rapisci un proprietario di foil semplice, e azzecca il cambio piede in un attimo.
Quando lo hai metabolizzato, riprovalo sul tuo setup (oppure rapisci altri proprietari con foil più moderni, magari scopri che ti piace e ti trovi molto meglio con il 699+399, o con il Fluid-h di gong, o con il Mirage di F-one, o...
Alla fine, il gusto del foil è l'enorme varietà di materiali disponibili appena ti sai districare, che ti puoi letteralmente cucire come un vestito.
Però... dopo che sei passato per materiali semplici che ti hanno aiutato ad imparare.
In bocca al lupo!
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Re: Cambio piede
Non ho idea se il set 633/421 che uso sia il piantone da apprendimento. Immagino non necessariamente. Del resto non nasce a scopo didattico.
Io trovo la 633 molto dolce, intuitiva e prevedibile, e molto molto adatta alle nostre condizioni di termico estivo inesistente (per dire: domenica, che per i ragazzi col foil e' stata una giornatona da ricordare, che consentiva di mettere la 12, quelli con le tavole dislocanti non sono nemmeno usciti..).
Quando l'ho provata mi ci sono subito trovato bene. Ora in spiaggia la gente - il livello dei foilerZ e' generalmente da medio alto in su - e' passata in massa a 669 o 799, ma io non sento l'esigenza di cambiare (semmai di dotarmi di una front più grande in modo da massimizzare l'utilizzo della 12).
Quindi, al momento, 633 rule.
Prima o poi mi verra' voglia di cambiare, o di tornare al windsurf, o di passare al windfoil, chissa'. Del resto non ho mai avuto un kite-percorso lineare. Qui da noi sono l'unico ad usare i cassoni, l'unico a non montare le straps sul trespolo e l'unico scarso. Forse dovrei farmi due domande ...
In ogni caso, dopo tanti anni in cui ho cercato nel materiale il rimedio alle skill che mi mancavano, ora preferisco cercare meno fuori e trovare di più in me le soluzioni. Lo trovo molto piu' interessante, e se ci metto del tempo, pazienza. Continuero' a strambare col "tocca, downlooppa e inverti" il tempo che ci vuole, non e' un problema. Me la godo ugualmente.
Il problema cmq, non e' il beccheggio in se' (che a me sembra modesto e piu che gestibile). La mia e' una certa ritrosia istintiva a rischiare di farmi affettare dal foil. Lo adoro, ma continua a farmi un filo di paura. Soprattutto non usando le scarpette. Tuttavia, se le uso, finisce che non sento la tavola (e poi sono un impiccio, metti, togli, lava ...).
@ drago: grazie del video, che conoscevo.
Io trovo la 633 molto dolce, intuitiva e prevedibile, e molto molto adatta alle nostre condizioni di termico estivo inesistente (per dire: domenica, che per i ragazzi col foil e' stata una giornatona da ricordare, che consentiva di mettere la 12, quelli con le tavole dislocanti non sono nemmeno usciti..).
Quando l'ho provata mi ci sono subito trovato bene. Ora in spiaggia la gente - il livello dei foilerZ e' generalmente da medio alto in su - e' passata in massa a 669 o 799, ma io non sento l'esigenza di cambiare (semmai di dotarmi di una front più grande in modo da massimizzare l'utilizzo della 12).
Quindi, al momento, 633 rule.
Prima o poi mi verra' voglia di cambiare, o di tornare al windsurf, o di passare al windfoil, chissa'. Del resto non ho mai avuto un kite-percorso lineare. Qui da noi sono l'unico ad usare i cassoni, l'unico a non montare le straps sul trespolo e l'unico scarso. Forse dovrei farmi due domande ...
In ogni caso, dopo tanti anni in cui ho cercato nel materiale il rimedio alle skill che mi mancavano, ora preferisco cercare meno fuori e trovare di più in me le soluzioni. Lo trovo molto piu' interessante, e se ci metto del tempo, pazienza. Continuero' a strambare col "tocca, downlooppa e inverti" il tempo che ci vuole, non e' un problema. Me la godo ugualmente.
Il problema cmq, non e' il beccheggio in se' (che a me sembra modesto e piu che gestibile). La mia e' una certa ritrosia istintiva a rischiare di farmi affettare dal foil. Lo adoro, ma continua a farmi un filo di paura. Soprattutto non usando le scarpette. Tuttavia, se le uso, finisce che non sento la tavola (e poi sono un impiccio, metti, togli, lava ...).
@ drago: grazie del video, che conoscevo.
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Re: Cambio piede
Aggiungo anche la mia piccola esperiennza personale, anche se non e' applicabile a tutti : imparalo con la wing (il cambio piedi, ma anche la strambata e altro), che e' meno impressionante e hai meno cose a cui pensare. Due anni fa', le rare volte che facevo kite foil, tutto quello che era oltre l'andare dritto mi sembrava inapprociabile.. quast'anno, per caso, ho imparato la wing, e mi ha fatto venire voglia di riprovare anche il kite foil ; i risultati si sono visti subito e, anche se il cambio piedi resta piu' che titubante, ho strambato da entrambi i lati fin dal primo giorno.
- Cartolina
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Re: Cambio piede
Tutti spunti interessanti e dico altre due cosine anche dopo aver letto il post di Drago.
L'hydro è la cosa da quando faccio kite che richiede più tempo per apprendimento e di conseguenza, tutte le congiunzioni di fattori che conosciamo molto bene, tempo libero, condizioni meteo, gestione della famiglia, distanza dal mare....sei sicuramente al livello per cui ti sei applicato e soprattutto per cui ti diverti, cosa più importante.
Il Drago mode dei piedi in parallelo ha un senso solo con palette grandi, ma attenzione perchè in quel modo si perde velocità ed il momento della strambata in cui si è completamente verticali sull'hydro significa beccheggio totale, lì si che rischi di finire sopra.
Devi avere il coraggio di provare, poi la prima volta che viene capisci che puoi osare.
Altro consiglio, tanto sei smanettone dentro...fatti una barra con cavi da 15-17 metri, non dico 12 perchè poi devi imparare a partire stallando in finestra, le manovre diventano tutte più facili e non perdi assolutamente nulla in termini di range di vento.
Dopo aver maturato una buona esperienza hydro, non penso ci sia qualcosa che nasce per apprendimento, ci sono prodotti che ci portano in maniera più o meno diretta alla giusta tecnica, per questo le palette grandi, sulle manovre, le reputo ritardanti per via della velocità e della poca inclinazione (parlando di virata) che permettono, ma ovviamente si impara anche con queste, ci mancherebbe.
Si sei scarso scherzo!Pat ha scritto: ↑19/09/2023, 5:44 Quindi, al momento, 633 rule.
Prima o poi mi verra' voglia di cambiare, o di tornare al windsurf, o di passare al windfoil, chissa'. Del resto non ho mai avuto un kite-percorso lineare. Qui da noi sono l'unico ad usare i cassoni, l'unico a non montare le straps sul trespolo e l'unico scarso. Forse dovrei farmi due domande ...
L'hydro è la cosa da quando faccio kite che richiede più tempo per apprendimento e di conseguenza, tutte le congiunzioni di fattori che conosciamo molto bene, tempo libero, condizioni meteo, gestione della famiglia, distanza dal mare....sei sicuramente al livello per cui ti sei applicato e soprattutto per cui ti diverti, cosa più importante.
Qui hai un'onesta paura assolutamente giustificata, ma per esperienza ti dico che in strambata race è molto difficile impattare l'hydrofoil, mentre dare facciate è molto frequente, essendo una manovra in velocità, il 99% delle volte che sbagli ti trovi lanciato verso l'infinito e oltre mentre il trespolo resta dietro, per cui l'impatto con lui è veramente raro, più vai piano più sale questa probabilità.Pat ha scritto: ↑19/09/2023, 5:44 Il problema cmq, non e' il beccheggio in se' (che a me sembra modesto e piu che gestibile). La mia e' una certa ritrosia istintiva a rischiare di farmi affettare dal foil. Lo adoro, ma continua a farmi un filo di paura. Soprattutto non usando le scarpette. Tuttavia, se le uso, finisce che non sento la tavola (e poi sono un impiccio, metti, togli, lava ...).
Il Drago mode dei piedi in parallelo ha un senso solo con palette grandi, ma attenzione perchè in quel modo si perde velocità ed il momento della strambata in cui si è completamente verticali sull'hydro significa beccheggio totale, lì si che rischi di finire sopra.
Devi avere il coraggio di provare, poi la prima volta che viene capisci che puoi osare.
Altro consiglio, tanto sei smanettone dentro...fatti una barra con cavi da 15-17 metri, non dico 12 perchè poi devi imparare a partire stallando in finestra, le manovre diventano tutte più facili e non perdi assolutamente nulla in termini di range di vento.
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Re: Cambio piede
Bella discussione ricca di spunti, vorrei aggiungere un particolare che non mi pare sia stato ancora evidenziato, perchè forse sembrerà banale a chi è già avanti
ma non per chi la stà approcciando:
bisogna avere un vento decente, costante e almeno 10/12 nodi, in light wind diventa tutto più difficile
mentre non reputo necessaria l'acqua piatta, per me anche un pò di ondina a favore può aiutare a sentire il sostegno...
il video più completo per imparare anche al variare delle condizioni a mio parere resta in ogni caso:
https://youtu.be/LD4rBHW_IiI?si=QLtXQD_J2kkKvDEH
ma non per chi la stà approcciando:
bisogna avere un vento decente, costante e almeno 10/12 nodi, in light wind diventa tutto più difficile
mentre non reputo necessaria l'acqua piatta, per me anche un pò di ondina a favore può aiutare a sentire il sostegno...
il video più completo per imparare anche al variare delle condizioni a mio parere resta in ogni caso:
https://youtu.be/LD4rBHW_IiI?si=QLtXQD_J2kkKvDEH
Digito ergo sum,
WHATEVER WORKS...!!!
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Re: Cambio piede
@ polewind: Ti dico solo che nelle ultime 20 uscite (tutte a corsini, tutte concentrate tra luglio e inizio settembre) solo una o due volte c'è stato vento adatto anche ai twintippari. In ogni altra occasione siamo usciti raschiando il fondo del barile. La scorsa domenica, che sono uscito col 12 e non col 15 per la presenza del ventone, ci sono stati 9-10 nodi, e forse una punta di 11. A me sembrava un uragano. Quando ci sono 12 o 13 nodi, con l'aquilone che tira e ti tiene su, è un'altra roba. Dovrei tornare al termico di Calambrone, come ai bei tempi, ma ormai sono istituzionalizzato (cit.).
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