Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

sezione dedicata al Wing Foil e suoi simili (Sup Foil, Surf Foil, Wind Foil etc)
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perfect10
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da perfect10 »

Zazan8 ha scritto: 22/11/2023, 8:13 Questa la (non) rottura
Io metto cordino in dynema a bypass in queste giunture...rotto li con 25 nodi di terra d inverno ...recuperato con body drag...
benti77
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da benti77 »

come lo leghi? puoi mettere qualche foto?
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manu
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da manu »

...a nessuno viene in mente di dire che per andare in acqua bisogna saper nuotare?! Non solo....bisognerebbe essere anche allenati! Andare in panico per il semplice fatto di accorgersi di aver dimenticato il giubbotto non é passabile; ma quanto galleggiano poi quei giubbotti? Per me sono solo una "copertina di Linus", anzi forse ti appesantiscono inutilmente, ti danno un falso senso di sicurezza ma in realtá ti impacciano più del dovuto. Un giubbotto salvagente "vero", di quelli che si usano in barca vela per intenderci, sicuramente galleggia, i vari impact che usiamo noi, non galleggiano niente.

E poi accorgersi solo nel momento del "pericolo", o presunto tale, qual'era la direzione del vento, la distanza da riva, soprattutto trattandosi di inverno, non va bene. Sono tutte cose che vanno sapute e tenute a mente ogni secondo dell'uscita. Perché la possibilitá di tornare a nuoto, anche senza aiuti va sempre tenuta presente. Per cui non bisogna spingersi in punti dove questo é probitivo o impossibile.

Ragionare, sull' avere accessori di qualitá, come far si che non si rompano eccetera, é sicuramente corretto. Gonfiarsi come le zampogne in inverno per non avere freddo o per sentirsi sicuri mettendosi in condizione di non poter nuotare neanche 5 metri non é sicuramente corretto.

Ora, io non conosco il livello di abilitá o allenamento nel nuoto di Zazan; per cui non é sicuramente una critica personale. Anzi lo ringrazio per aver condiviso l'esperienza. Tuttavia leggendo sto forum da tempo mi é capitato più volte di imbattermi in persone che vanno in mare o nel lago senza saper neanche nuotare. E lo dicono come fosse una cosa normale. Follia pura. Le risposte che più spesso si leggono sono di avere il giubbotto o avere il leash eccetera...a nessuno viene in mente di dire che bisogna saper nuotare?! Sembra un'ovvietá invece a quanto pare non lo é; sentirsi "a proprio "agio" nell'ambiente acquatico é il primo passaggio fondamentale per evitare situazioni di panico evitabili. Detto questo, avere accessori di sicurezza affidabili, efficenti e di qualitá é sicuramente lo step successivo; come comportarsi in caso di "emergenza" con o senza accessori va sempre saputo e tenuto a mente a priori...senza contare che situazioni critiche, per le condizioni in cui usciamo noi, possono capitare anche al migliore dei nuotatori, per cui munirsi sempre dell'accessorio più importante: la prudenza!
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da Soulrider »

grazie Manu : notworthyc : : Thumbup : : notworthyc : : Thumbup : ,
a dire il vero, io dò per scontato (e commetto un errore) che si sappia nuotare esattamente nei modi che descrivi tu : ACQUATICITA' e CAPACITA' di gestire le situazioni in mare/lago.

Hai ragione : belleparole : , perchè sempre più spesso vedo andare in mare persone che faticano a capire da dove viene il vento oppure se c'è corrente e/o onda a largo.

Quoto e ringrazio Manu : notworthyc : per averci ricordato che la foga di uscire, specie in condizioni che non sappiamo gestire, può essere fatale.

Siccome (purtroppo) la PRUDENZA, da tanti, è percepita come "essere sfigati" suggerisco, in alternativa, di fare valutazioni di Buon Senso e ricordo che il recupero da parte della CP/VVFF è oneroso per chi viene recuperato ( un bel pò oneroso)

Quindi nel dubbio, quando si vorrebbe uscire, ma non si è certi di non essere in pericolo per se stessi e/o per gli altri, meglio restare a terra ed investire i soldi del recupero in una bella vacanza al caldo, magari in un posto ventoso e tranquillo.
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da manu »

@soulrider....innanzitutto ti ringrazio per avermi appoggiato il pippone sul nuoto : Chessygrin : ma in questo caso secondo me ci stava; pare scontato ma invece non lo é...

Capisco la sfiga, perché il leash che si rompe è pur sempre una sfiga, però penso anche che i fatti vadano analizzati per quello che sono, altrimenti stiamo qui a parlare di qual è il leash più bello sul mercato oppure di fabbricarsene uno indistrubbile ecc. Tutte cose giuste per carità, ma sarebbe anche utile discutere su come comportarsi in caso di panne o avaria dell'attrezzatura...

...in quei casi bisogna fare conto solo su stessi perché con mare grosso la capitaneria non esce, vanno a cercare il cadavere la mattina dopo a piedi sul bagnasciuga. Col garbino meno che meno, abbiamo avuto 1 mese di garbino feroce con giornate da 40 nodi ed oltre; in quei casi il mare si inghiotte anche un motoscafo e farebbe fatica ad alzarsi in volo anche l'elicottero per cui nel dubbio meglio non uscire.

Tolti questi casi limite, dove veramente sarebbe utile un'assistenza che però al 99% non c'è e non ci sarà mai, in tutte le altre condizioni, quelle più tranquille, bisognerebbe mettersi in condizione di essere autonomi e tornare da soli a nuoto, perché è vero che la capitaneria esce, ma ora che ti ha trovato sono passate 2 ore e 2 ore in acqua sono lunghe, anche l'estate...

Comunque se posso dare un consiglio spassionato a Zazan...ste cose non raccontarle a tua moglie! : ahahah : ...perché ti mette sotto chiave i giocattoli ed hai pulito il melo! : Chessygrin :
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da perfect10 »

Cmq al mare con vento di terra oltre una certa intensità a riva nuotando contro non si torna...quindi o c e un approdo laterale o uno si prende il rischio e non credo che il problema sia solo il leash ma può scoppiare la Wing, farsi male, perdere foil etc : Rolleyes :
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da benti77 »

di principio con il vento da terra non si dovrebbe uscire, e sicuramente non da soli. anche con sideoff forte tocca stare attenti, che poi alle volte ci si rompe noi e son cavoli
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da perfect10 »

benti77 ha scritto: 23/11/2023, 16:42 di principio con il vento da terra non si dovrebbe uscire, e sicuramente non da soli. anche con sideoff forte tocca stare attenti, che poi alle volte ci si rompe noi e son cavoli
Qua o fa vento di mare o di terra...e c è la gente pure contenta quando lo fa di terra....io sto sempre sul chi vive e mi ci diverto poco : think : cmq nel novero delle sventure....la rottura del leash col vento di mare sta tra le sfighe meno sfigate : Chessygrin :
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da Zazan8 »

perfect10 ha scritto: 24/11/2023, 12:18
benti77 ha scritto: 23/11/2023, 16:42 di principio con il vento da terra non si dovrebbe uscire, e sicuramente non da soli. anche con sideoff forte tocca stare attenti, che poi alle volte ci si rompe noi e son cavoli
Qua o fa vento di mare o di terra...e c è la gente pure contenta quando lo fa di terra....io sto sempre sul chi vive e mi ci diverto poco : think : cmq nel novero delle sventure....la rottura del leash col vento di mare sta tra le sfighe meno sfigate : Chessygrin :
Non oso immaginare quelle veramente sfigate : WohoW :
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da Zazan8 »

manu ha scritto: 23/11/2023, 6:01 ...a nessuno viene in mente di dire che per andare in acqua bisogna saper nuotare?! Non solo....bisognerebbe essere anche allenati! Andare in panico per il semplice fatto di accorgersi di aver dimenticato il giubbotto non é passabile; ma quanto galleggiano poi quei giubbotti? Per me sono solo una "copertina di Linus", anzi forse ti appesantiscono inutilmente, ti danno un falso senso di sicurezza ma in realtá ti impacciano più del dovuto. Un giubbotto salvagente "vero", di quelli che si usano in barca vela per intenderci, sicuramente galleggia, i vari impact che usiamo noi, non galleggiano niente.

E poi accorgersi solo nel momento del "pericolo", o presunto tale, qual'era la direzione del vento, la distanza da riva, soprattutto trattandosi di inverno, non va bene. Sono tutte cose che vanno sapute e tenute a mente ogni secondo dell'uscita. Perché la possibilitá di tornare a nuoto, anche senza aiuti va sempre tenuta presente. Per cui non bisogna spingersi in punti dove questo é probitivo o impossibile.

Ragionare, sull' avere accessori di qualitá, come far si che non si rompano eccetera, é sicuramente corretto. Gonfiarsi come le zampogne in inverno per non avere freddo o per sentirsi sicuri mettendosi in condizione di non poter nuotare neanche 5 metri non é sicuramente corretto.

Ora, io non conosco il livello di abilitá o allenamento nel nuoto di Zazan; per cui non é sicuramente una critica personale. Anzi lo ringrazio per aver condiviso l'esperienza. Tuttavia leggendo sto forum da tempo mi é capitato più volte di imbattermi in persone che vanno in mare o nel lago senza saper neanche nuotare. E lo dicono come fosse una cosa normale. Follia pura. Le risposte che più spesso si leggono sono di avere il giubbotto o avere il leash eccetera...a nessuno viene in mente di dire che bisogna saper nuotare?! Sembra un'ovvietá invece a quanto pare non lo é; sentirsi "a proprio "agio" nell'ambiente acquatico é il primo passaggio fondamentale per evitare situazioni di panico evitabili. Detto questo, avere accessori di sicurezza affidabili, efficenti e di qualitá é sicuramente lo step successivo; come comportarsi in caso di "emergenza" con o senza accessori va sempre saputo e tenuto a mente a priori...senza contare che situazioni critiche, per le condizioni in cui usciamo noi, possono capitare anche al migliore dei nuotatori, per cui munirsi sempre dell'accessorio più importante: la prudenza!
Si si, son d'accordo su tutto Manu e, ti dico, ho aperto il topic anche per mettermi un po' in discussione... della serie ma sono a posto quando vado in acqua? perchè vabbè che non facciamo base jumping ma non giochiamo neanche a dama.
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da Zitrone »

Zazan8 ha scritto: 24/11/2023, 13:02 Non oso immaginare quelle veramente sfigate : WohoW :
Ecco l'errore.... devi immaginare quelle veramente sfigate e prevedere come uscirne fuori. Come ha giustamente detto perfect10 un naufragio col vento on non fa notizia : Lol :
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da perfect10 »

Zazan8 ha scritto: 24/11/2023, 13:02
perfect10 ha scritto: 24/11/2023, 12:18
benti77 ha scritto: 23/11/2023, 16:42 di principio con il vento da terra non si dovrebbe uscire, e sicuramente non da soli. anche con sideoff forte tocca stare attenti, che poi alle volte ci si rompe noi e son cavoli
Qua o fa vento di mare o di terra...e c è la gente pure contenta quando lo fa di terra....io sto sempre sul chi vive e mi ci diverto poco : think : cmq nel novero delle sventure....la rottura del leash col vento di mare sta tra le sfighe meno sfigate : Chessygrin :
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Al mare col vento di terra forte... di inverno per esempio : think :
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da manu »

Zazan8 ha scritto: 24/11/2023, 13:08
Si si, son d'accordo su tutto Manu e, ti dico, ho aperto il topic anche per mettermi un po' in discussione... della serie ma sono a posto quando vado in acqua?
...infatti lo scrivo per ricordarmelo io per primo : Chessygrin : soprattutto l'inverno; comunque io in piscina vado, certi periodi regolarmente, certi periodi saltuariamente; cmq vedo che se anche rimango 2-3 mesi senza andare la volta che torno vado più o meno uguale, quindi grosso modo sto tranquillo. Comuqnue al mare le situazioni più brutte sono quando ci sono le onde. Avere una schiuma che ti travolge ogni 4-5sec e ti tiene sotto per 4-5 sec, per 7-8 volte consecutive con 30-40 sec di intervallo tra un set e l'altro, ripetuto tutte le volte che serve per arrivare sul bagnasciuga...ecco sinceramente questo mi preoccupa un po'...l'estate nuoto nella piscina dell'aquafan quando vado li coi miei figli quando ci sono le onde; li non frangono e non tirano sotto ma nuotarci per 8 minuti senza toccare é faticoso; provo anche ad immergermi e risalire e vedere quante volte ci riesco; è faticoso, già 8 minuti che è quello che durano le onde ti prova...

Il lago sinceramente lo trovo un ambiente abbastanza ridicolo; l'alto lago di Garda st'estate era tranquillissimo, l'acqua,era un brodo, c'ho passato delle mezzore a mollo st'estate con la 3/2 senza avere il benché minimo brivido, sono scarrocciato in tutte le spiagge possibili ed immaginabili a fine vento rientrando un po' a nuoto un po' a piedi sulla strada, mi da una gran sicurezza perché da qualche parte arrivi sempre, sei chiuso su 3 lati che sono abbastanza vicino, il quarto lato (in caso di peler lo trovi andando un po' in diagonale, insomma vento e corrente da qualche parte ti portano sempre, salvo il rischio di andare a scogli che va sempre tenuto presente....

Sul lago mi spaventano di più le disavventure "rare" tipo 5-6 anni fa un crucco è morto strangolato dai cavi del kite, nessuno sa come ha fatto, ma è successo, oppure ti becchi una botta in testa per un incidente o collisione, oppure ti travolge un battello, oppure potrebbe sempre cadere un meterorite... : ahahah : insomma l'ambiente acqautico è sicuro finché tutto fila liscioa se qualcosa accade sono cazzi amari...

Col wing finché hai la tavola attaccata, se é una tavola galleggiante che regge il tuo peso, problemi non ce ne sono, soprattutto in ambiente lacustre (per cui si torna al discorso iniziale); al mare il wing mi ha dato sensazioni bruttissime in certe circostanze, cioé di essere in balia del mare e della corrente (se finisce il vento e ti trovi a mollo nella maretta); erano sensazioni che non provavo da anni. Non mi sono piaciute : shake : il kite mi ha sempre dato una grandissima sicurezza perché il fatto di essere appeso ad una attrezzo che può trainarti fuori da tante situazioni brutte (finché vola : Chessygrin : ) é una grande garanzia di sicurezza. Tuttavia l'ipotesi di doversela cavare da soli va tenuta presente e laddove ti accorgi che da solo non potresti farcela, meglio non andare!
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da Zazan8 »

manu ha scritto: 25/11/2023, 11:03
Zazan8 ha scritto: 24/11/2023, 13:08
Si si, son d'accordo su tutto Manu e, ti dico, ho aperto il topic anche per mettermi un po' in discussione... della serie ma sono a posto quando vado in acqua?
al mare il wing mi ha dato sensazioni bruttissime in certe circostanze, cioé di essere in balia del mare e della corrente (se finisce il vento e ti trovi a mollo nella maretta); erano sensazioni che non provavo da anni. Non mi sono piaciute : shake : il kite mi ha sempre dato una grandissima sicurezza perché il fatto di essere appeso ad una attrezzo che può trainarti fuori da tante situazioni brutte (finché vola : Chessygrin : ) é una grande garanzia di sicurezza. Tuttavia l'ipotesi di doversela cavare da soli va tenuta presente e laddove ti accorgi che da solo non potresti farcela, meglio non andare!
Ecco, questa considerazione è interessante e è la prima volta che la leggo, infatti si sente sempre dire che il wing è (molto) più sicuro del kite in qualunque situazione. Non avendo mai fatto kite non posso nè smentirla nè avvallarla se non sulla fiducia.
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da fishsupper »

Zazan8 ha scritto: 29/11/2023, 8:26
manu ha scritto: 25/11/2023, 11:03
Zazan8 ha scritto: 24/11/2023, 13:08
Si si, son d'accordo su tutto Manu e, ti dico, ho aperto il topic anche per mettermi un po' in discussione... della serie ma sono a posto quando vado in acqua?
al mare il wing mi ha dato sensazioni bruttissime in certe circostanze, cioé di essere in balia del mare e della corrente (se finisce il vento e ti trovi a mollo nella maretta); erano sensazioni che non provavo da anni. Non mi sono piaciute : shake : il kite mi ha sempre dato una grandissima sicurezza perché il fatto di essere appeso ad una attrezzo che può trainarti fuori da tante situazioni brutte (finché vola : Chessygrin : ) é una grande garanzia di sicurezza. Tuttavia l'ipotesi di doversela cavare da soli va tenuta presente e laddove ti accorgi che da solo non potresti farcela, meglio non andare!
Ecco, questa considerazione è interessante e è la prima volta che la leggo, infatti si sente sempre dire che il wing è (molto) più sicuro del kite in qualunque situazione. Non avendo mai fatto kite non posso nè smentirla nè avvallarla se non sulla fiducia.
assolutamente no! e una percezione puramente personale, con il kite sei "appeso" "attaccato" a qualcosa ti sorregge e non ti fa percepire la corrente o altro, ma è decisamente più pericoloso e non ti tira fuori dai guai assolutamente anzi ti peggiora la situazione in un secondo, con il wing ti senti "solo" perchè lui molla completamente il tiro, ma hai la tavola che ti sorregge, ti ci sdrai sopra ti attacchi la vela alla caviglia e torni a riva senza alcun problema, poi se decidi di uscire con una tavola sinking, 2 metri di schiuma irregolare vento da terra e magari rocce li ovviamente o sai quello che fai o sei un pazzo incosciente, ma è una regola che vale sempre, io esco regolarmente con venti forti da terra (garbino in adriatico) in condizioni a volte di vento aumentato in dismisura e condizioni di sovrainvelatura pesanti, ma non mi sono mai sentito in pericolo con il wing, però tante volte agli inizi sono rimasto a guardare perchè non mi sentivo sicuro, non ho mai pensato vabbè ora ci provo lo stesso; il wing l'unica cosa che mi spaventa è la front perchè è veramente una lama pronta ad affettarti
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Re: Rottura del leash e altri potenziali eventi avversi

Messaggio da pitu »

benti77 ha scritto: 23/11/2023, 16:42 di principio con il vento da terra non si dovrebbe uscire, e sicuramente non da soli. anche con sideoff forte tocca stare attenti, che poi alle volte ci si rompe noi e son cavoli
Ma no dai, anzi col Wing l'off/side off è il suo vento perfetto. Remare controvento è più facile che con qualsiasi altro mezzo.

Concordo che ci sarebbe ancora da lavorare un po' sui leash della tavola. Il coil pesa e si sforma in poco tempo perdendo la tensione. Un paio di volte l'anno lo riarrotolo scaldandolo con l'asciugacapelli, ma alla prima caduta su onda seria si riallunga.
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