Ieri è stata una giornata epica, potrei essere un po' lungo quindi mettetevi comodi...
Guardo le previsioni sia di meteo che di giornata lavorativa, quindi scatta il fuggi fuggi dall'ufficio, sennò gli straordinari quando non c'è vento che li fai a fare?
Il vento come intensità non è dei mie preferiti, ormai sono in "Kiteman mode", settato sugli 8-10 come goduria/speranza, la previsione dava 11 di base e la direzione lasciava presagire che sarebbe aumentato considerato il termico.
Arrivo al mio spot preferito, Torvaianica, che almeno qui sul litorale laziale è uno dei più cipposi, guardando il mare resto deluso, c'è onda, non lavatrice, ma almeno 50cm a riva con 11 nodi misurati mi fanno pensare che fuori si dondolerà parecchio.
Monto la 9, prima di entrare, mi rileggo in questo post, gli ultimi consigli di Silver e Simone.
Appena entrato devo subito scaricare la 9 e capisco che la giornata da downloop durerà poco, infatti, dopo qualche bordo lungo, il vento sale ancora e decido di mettere in pratica i consigli, che fanno diventare questa giornata la più proficua dell'estate.
Il cambio piede in foiling destro avanti già mi veniva dalla scorsa uscita, quindi provo subito a migliorarlo visto, che ho molto lift, aggiungendo stavolta anche la velocità, e si apre un mondo; mi trovo in toeside sul lato buono e a questo punto non ho bisogno del downloop per tornare in heelside, tengo il kite basso, sterzo la barra sulle nuove mura, allargo la strambata ed il gioco è fatto, da un lato ho risolto il problema del downloop a palla di fucile con troppo vento.
Trovandomi sulla nuove mura, sinistro avanti, non ho il problema della strambata, visto che in questo lato la facevo già bene senza downloop entrando in toeside, ma ho quello del cambio piedi.
Nelle sessioni precedenti con analoghe condizioni facevo dei bordi lunghissimi in toeside senza mai cambiare il piede, dopo mezz'ora avevo il piede/caviglia destro tutto indolenzito.
Fatta la premessa torniamo al bordo...bello lungo, si viaggia, il mare è un bel allenamento, onda lunga e corposa che non rompe, quindi cavalcandola la velocità aumenta, arrivo alla boa di limitazione natanti, entro in toeside facendo una strambata bella larga come so fare da tempo su questo lato, stringo le "ciapett", prendo un po' di velocità, metto l'ala ore 13 come suggerito da Simone, dò un'orzatina per mettere in tensione in cavi, piccola cazzata di barra e contemporaneamente leggera poppatina col piede posteriore, et voilà, il cambio piede è fatto.
Non solo è fatto, ma anche in foiling, in velocità e senza perdere minimamente l'equilibrio, più facile a farsi che a dirsi.
Potete immaginare il sorriso tipo bambino che riceve il tanto sognato giocattolo la notte di Natale!!!!
Cerco di non perdere la concentrazione dalla goduria della manovra appena riuscita e mi concentro di nuovo sul mio lato più facile, dove a questo punto, e fino alla fine della sessione, incanalo cambi piedi in foiling e velocità senza problemi, godo di nuovo e in continuazione.
Tornato sulle mure "nemiche", mi sforzo di ripetere il cambio piede dal toeside ad heelside più volte possibile, alla fine, solo due cadute su tante prove, una bella in velocità, ma del tutto in controllo.
Finisco la mia giornata per freddo, non per stanchezza, nonostante il mare e il vento corposi, aver innestato il foiling perenne ti fa guadagnare tanto in termini di fatica, bellissimo.
Alcune note:
- le straps per me sono ancora fondamentali (ovviamente è un gusto personale), perchè nei cambi piede in foiling e velocità se arrivo lungo col piede fanno da blocco e non lo fanno andare oltre.
- in molti, nel momento del cambio in foiling mi hanno consigliato di tenere la tavola parallela all'acqua, il mio fisico ha meno difficoltà invece tenendola leggermente inclinata verso il vento.
- come tutti sono passato e passo ancora attraverso la paura della velocità durante i cambi, ma come altri mi sto rendendo conto che la facilità della manovra è proporzionale alle velocità che ci si mette, ergo, più vai veloce più viene facile e con successo, purtroppo in mezzo qualche caduta ci sta.
Purtroppo viste le condizioni non ho provato molto il cambio piede in foiling sul lato debole, ma prima che il vento intesificasse, me ne sono entrati una decina con tanto squilibrio, ma senza cadere. Il problema su quel lato è che sono incapace ad andare in toeside, questo mi fa perdere equilibrio se non entro subito in downloop e se tento di mantenere il bordo crollo...qui serve ancora un po' di esercizio, poi concluso questo frangente, cominciamo a tentare le virate...forse il prossimo anno
Un dato interessante è come la velocità massima viene calcolata sulla stessa traccia da elaboratori differenti:
Suunto 17,71 kts (sarebbero i 32,8 km/h)
GPS Formula 25,5 kts
Strava 19,8 kts
Io mi sento sempre una tartaruga, però sarebbe utile capire i parametri di calcolo dei vari programmi.
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GPS Formula mi dice che ho fatto 52 strambate
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Non vedo l'ora di tornare in acqua, domani lavoro permettendo.
Spero il report sia utile a tutti, grazie infinitamente a Pat, Silver e Simone per i consigli ricevuti.