il wing e il mare grosso
Inviato: 28/11/2022, 12:41
Voglio condividere con Voi questa lezione/esperienza formativa
Qualche giorno fa ho azzardato un'uscita nonostante il mare fosse un pelino arrabbiato
Complice lo spot a Marina di Montemarciano Station con comoda partenza riparata dietro gli scogli mi son fatto prendere dai 20 knt in ballo e dalla (come sempre) irrefrenabile voglia di scivolare spinto dalle onde.
Non ho neanche atteso l'arrivo di qualche compagno di merende (prometto non lo faccio più).
Non era la prima volta che uscivo in condizioni più impegnative (ma non in quello spot) ed onestamente mi sentivo tranquillo ed in sicurezza.
Vento side on, cammino in acqua per circa 30 mt e mi metto bene dietro ai frangiflutti al riparo dalle onde.
Salgo sulla mia 5.5 alzo la wing 4.5 e decollo all'istante sparato verso il largo.
Dopo circa 100 mt mi rendo subito conto che il mare la fuori è davvero grosso sia in altezza (un paio di metri e non sarebbe un problema) sia in sequenza (questo si che è un bel problema). Tante onde cattive da circa 2 metri, una dietro l'altra, a volte con angoli diversi, senza sosta che si gonfiano presto, rompono e schiumano velocemente (come quando si formano per vento on ).
Ne supero una, due ... poi provo a prenderne un'altra più cattiva tagliandola di lato e mi frulla meritatamente a dovere trascinandomi per una decina di metri.
Alzo la testa richiamo dal leash la mia tavola, neanche il tempo di risalire eeeee... sbammmm un'altra peggio di prima...
Arialzo la testa richiamo la tavola salgo fulmineo mentre alzo la wing sbammmmm altra sardella ....così per almeno 5 volte di fila....
Sorpreso della impossibilità di salire decido quindi di aspettare a mollo il momento giusto per partire quantomeno in dislocamento; ma niente, non riesco; il mare agitato mi rompe letteralmente addosso trascinandomi per metri...e quando l'onda "bacia" la wing dalla LE pure peggio...e intanto... complice lo scarroccio mi avvicino troppo alla riva/sud tanto da intravedere il mosaico di scogli salvaferrovia ...dove il mare si fa ancora più cattivo.
Preoccupato non poco comincio allora a nuotare stile rana sul fianco tenendo la wing con una mano e lasciando la tavola al leash (alla vita).
In questa modalità ad ogni ondona che arriva, tenendo il braccio teso verso il cielo per non far prendere acqua alla wing, ho scoperto di riuscire a non perdere troppa acqua ed far scorrere l'onda sotto di me senza venir trascinato
Resto per una mezz'ora a lottare in questa modalità restando sostanzialmente sempre sul posto... fino a quando, fortunatamente, complici 15 secondi di mare privo di schiume, riesco a salire i ginocchio sulla tavola ed afferrare la wing che mi porta con un bordo di rientro verso la riva riparata dagli scogli...
Morale della favola....con mare grosso si può fare (partendo da un punto riparato) ma bisogna sempre accertarsi che le le onde non siano non troppo frequenti e ravvicinate ...
Qualche giorno fa ho azzardato un'uscita nonostante il mare fosse un pelino arrabbiato
Complice lo spot a Marina di Montemarciano Station con comoda partenza riparata dietro gli scogli mi son fatto prendere dai 20 knt in ballo e dalla (come sempre) irrefrenabile voglia di scivolare spinto dalle onde.
Non ho neanche atteso l'arrivo di qualche compagno di merende (prometto non lo faccio più).
Non era la prima volta che uscivo in condizioni più impegnative (ma non in quello spot) ed onestamente mi sentivo tranquillo ed in sicurezza.
Vento side on, cammino in acqua per circa 30 mt e mi metto bene dietro ai frangiflutti al riparo dalle onde.
Salgo sulla mia 5.5 alzo la wing 4.5 e decollo all'istante sparato verso il largo.
Dopo circa 100 mt mi rendo subito conto che il mare la fuori è davvero grosso sia in altezza (un paio di metri e non sarebbe un problema) sia in sequenza (questo si che è un bel problema). Tante onde cattive da circa 2 metri, una dietro l'altra, a volte con angoli diversi, senza sosta che si gonfiano presto, rompono e schiumano velocemente (come quando si formano per vento on ).
Ne supero una, due ... poi provo a prenderne un'altra più cattiva tagliandola di lato e mi frulla meritatamente a dovere trascinandomi per una decina di metri.
Alzo la testa richiamo dal leash la mia tavola, neanche il tempo di risalire eeeee... sbammmm un'altra peggio di prima...
Arialzo la testa richiamo la tavola salgo fulmineo mentre alzo la wing sbammmmm altra sardella ....così per almeno 5 volte di fila....
Sorpreso della impossibilità di salire decido quindi di aspettare a mollo il momento giusto per partire quantomeno in dislocamento; ma niente, non riesco; il mare agitato mi rompe letteralmente addosso trascinandomi per metri...e quando l'onda "bacia" la wing dalla LE pure peggio...e intanto... complice lo scarroccio mi avvicino troppo alla riva/sud tanto da intravedere il mosaico di scogli salvaferrovia ...dove il mare si fa ancora più cattivo.
Preoccupato non poco comincio allora a nuotare stile rana sul fianco tenendo la wing con una mano e lasciando la tavola al leash (alla vita).
In questa modalità ad ogni ondona che arriva, tenendo il braccio teso verso il cielo per non far prendere acqua alla wing, ho scoperto di riuscire a non perdere troppa acqua ed far scorrere l'onda sotto di me senza venir trascinato
Resto per una mezz'ora a lottare in questa modalità restando sostanzialmente sempre sul posto... fino a quando, fortunatamente, complici 15 secondi di mare privo di schiume, riesco a salire i ginocchio sulla tavola ed afferrare la wing che mi porta con un bordo di rientro verso la riva riparata dagli scogli...
Morale della favola....con mare grosso si può fare (partendo da un punto riparato) ma bisogna sempre accertarsi che le le onde non siano non troppo frequenti e ravvicinate ...